Archivio per agosto 2014

Marconi Express: «Mettiamoci al lavoro. Ma il People Mover funzionerà solo a partire dal 2018»

Intervista di Daniela Corneo a Rita Finzi pubblicata domenica 3 agosto 2014 dal Corriere di Bologna.

Marconi express: «Mettiamoci al lavoro. Ma funzionerà solo a partire dal 2018»

La società di gestione: «Allungarlo verso il Caab e la Fiera? Tocca ad altri costruire le condizioni». Finzi: «A breve un pre-finanziamento, i lavori cominceranno a gennaio»

Nelle ultime settimane di finanziamenti e prospettive future non aveva voluto parlare. Rimasta quasi letteralmente «congelata» dalle parole del sindaco Merola, la presidente di Marconi express, Rita Finzi, temeva che ogni frase pronunciata si potesse ritorcere contro un progetto a cui sta lavorando da molti anni e che, ancora prima di venire alla luce, ha già dovuto attraversare una serie di ostacoli talmente lunga da far impallidire altre infrastrutture bolognesi.

Eppure, Finzi, questa apertura netta di Banca Imi adesso alleggerisce un po’ il peso delle parole. E soprattutto dà una prospettiva al People mover, finalmente. Le parole del sindaco dieci giorni fa avevano fatto tutt’altro che sperare.

«Evidentemente questa è una condizione su cui non si può che dare un giudizio positivo: l’impegno di Banca Imi è determinante, sta lavorando alla strutturazione del finanziamento. A breve ci sarà quello che in termini tecnici si chiama term sheet, ovvero il foglio delle condizioni, un pre-finanziamento a cui arriveremo a breve. Con questo pre-impegno poi ci sarà il tempo necessario per la redazione di tutti i documenti, che sono davvero moltissimi. La prima scadenza è quella che prevede che le banche vadano in comitato crediti per l’approvazione del finanziamento, nel frattempo continuano gli incontri serrati tra gli istituti di credito e Marconi Express per la negoziazione delle condizioni del finanziamento».

Ma c’è anche un’altra novità importante per il People mover, profilata da Banca Imi: il prolungamento della navetta fino a Fiera e Fico. Cosa comporta questa prospettiva?

«Io rappresento la concessionaria che sta lavorando alla tratta stazione-aeroporto, ma è comprensibile e intuitivo pensare a un prolungamento del People mover. Non è lo scopo della nostra concessione, ma ci sono altri soggetti che possono costruire le condizioni per l’allungamento, che a quel punto è più immediato e più semplice: per questo i dirigenti di Fico fanno il tifo per il People mover».

Come si procederebbe a quel punto con la seconda tratta? Quali passi bisognerebbe fare?

«A quel punto il soggetto promotore del prolungamento può fare una gara per le sole opere civili, assumendo invece la tecnologia esistente che diventerebbe vincolante nel bando di gara. Marconi Express intanto cerca di portare a casa la prima tratta, stiamo perfezionando ancora alcuni aspetti».

Finzi, ma quando lo vedremo in funzione il People mover? Quanto bisognerà ancora aspettare, se tutto andrà come deve andare?

«Abbiamo presentato un cronoprogramma che prevede che i lavori partano nel gennaio del 2015. La costruzione dell’opera dura 36 mesi, questo significa che il cantiere chiude a dicembre del 2017 e la navetta inizia a funzionare nel 2018. A gennaio del 2015 siamo disposti a partire anche se l’iter del finanziamento non si è ancora completamente concluso, l’importante è che sia irreversibile la decisione presa dal pool delle banche».

Quest’opera ha visto una serie lunghissima di «stop and go». Tra ricorsi, inchieste giudiziarie e una politica che, proprio nelle fasi finali, ha alzato le mani, forse proprio per le recenti vicende giudiziarie. Se l’aspettava così difficile?

«Sinceramente no. È stata una partita dura, anche perché probabilmente la complessità dell’opera non ne rende immediata la comprensione. E una delle ragioni principali è che la collaborazione tra pubblico e privato nel project financing non è ancora matura, è una consapevolezza che si sta lentamente formando, ma c’è ancora molta strada da fare».

E suppongo che intenda che a dover fare ancora molta strada sia il pubblico…

«È così. È ancora molto dura far passare il concetto del project financing, perché al privato è richiesta la capacità di definire nuove procedure, nel momento in cui c’è un’attenzione parossistica di Autorithy e Corte dei conti che ancora intimorisce la pubblica amministrazione e la irrigidisce, facendola chiudere in posizioni conservative. Ma quello della finanza di progetto è un tema che ci riguarderà sempre di più, bisogna farci i conti o si rischia di realizzare le opere fuori tempo massimo».

Se lo aspettava l’irrigidimento finale dell’amministrazione? Ha più parlato col sindaco?

«Non me lo aspettavo e i motivi possono essere stati tanti, ma in fondo non ho ancora capito il perché. Merola non l’ho più né visto né sentito».

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Il People mover e i fondi, ora Merola può esultare. E Segrè: puntiamo su Fico

Articolo di Daniela Corneo pubblicato domenica 3 agosto 2014 dal Corriere di Bologna.

Il People mover e i fondi, ora Merola può esultare. E Segrè: puntiamo su Fico

Roversi Monaco (Banca Imi) aveva annunciato l’ok. Il sindaco: «Non si può che ringraziare»

Solo una decina di giorni fa il sindaco Virginio Merola non andò tanto per il sottile e decretò la fine (vicina) del People mover. «È su un binario un po’ più morto», disse a sorpresa il primo cittadino. «Se il piano economico-finanziario che abbiamo chiesto a Marconi Express — argomentò Merola — non viene accettato, è finita la discussione sul People mover». E in quell’occasione additò le banche e la loro difficoltà di finanziamento.

E invece l’altro giorno il presidente di Banca Imi, Fabio Roversi Monaco, nell’intervista al Corriere di Bologna si è detto sorpreso della frenata di Merola e ha confermato l’impegno di Banca Imi nel finanziamento della navetta che collegherà la stazione all’aeroporto. Ieri Merola non ha potuto che prendere atto della conferma di disponibilità di Banca Imi e ha esultato: «Non si può che essere contenti di questa notizia. È anche merito della stampa. Non si può che dire grazie, perché dopo le perplessità delle scorse settimane c’è stata una reazione appropriata. Ora il tema delle risorse finanziarie pare sia risolto».

L’iter per il finanziamento non è concluso, ma sta procedendo a ritmi serrati e dalle parole di Fabio Roversi Monaco emerge come Banca Imi avesse già da tempo manifestato la sua disponibilità, sia al sindaco che alla stessa Marconi Express, a finanziare l’opera. Ma non solo: il presidente di Banca Imi ha anche espresso la volontà di far arrivare la navetta fino alla Fiera e a Fico. «Le condizioni per allungare questo collegamento ci sono già», ha detto l’altro giorno nell’intervista al Corriere.

Negli ambienti vicini a Fico e a Marconi Express la voce che il People mover sarebbe potuto arrivare fino al nuovo parco alimentare di Eataly già circolava da tempo. Era un’ipotesi a cui tutti guardavano con interesse, ma la disponibilità manifestata da Banca Imi dà più concretezza al progetto di allungamento del percorso della monorotaia. «Adesso è giusto concentrarsi sulla prima tratta del People mover, ma il prolungamento fino a Fico, considerando l’ipotesi del numero di visitatori nel parco e che tecnicamente arrivare fino al Caab sarebbe più facile, renderebbe in futuro questo progetto della navetta ancora più sostenibile dal punto di vista economico-finanziario». Esulta così il presidente del Caab e del comitato consultivo di Fico, Andrea Segrè, alla possibilità, adesso non più tanto remota, che la monorotaia porti passeggeri anche nella nuova creatura di Eataly al Caab, oltre che in Fiera. «Fico e la quotazione in Borsa dell’aeroporto — continua — sono cose venute dopo, ma sono opportunità da cogliere assolutamente, valuteremo all’interno del comitato consultivo, dove tra l’altro ci sono lo stesso Fabio Roversi Monaco e il presidente della Camera di commercio Giorgio Tabellini, come lavorarci. Dobbiamo rendere sostenibile questa ulteriore tratta, perché per Fico sarebbe un aiuto molto forte dal punto di vista della mobilità».

 

 

 

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Roversi Monaco: «Sorpreso dalla frenata di Merola, Banca Imi crede nel People mover»

«Sorpreso dalla frenata di Merola, Banca Imi crede nel People mover»
Roversi Monaco rilancia l’opera: «La navetta deve arrivare a Fiera e Fico». «Ci siamo incontrati, sa che il nostro istituto ha espresso un forte impegno»

di Armando Nanni

Il presidente di Banca Imi (nonché del complesso museale di Genus Bononiae), Fabio Roversi Monaco, interviene sulla delicata e annosa questione del People mover, il treno sopraelevato per il collegamento rapido aeroporto-stazione per il quale, negli ultimi giorni, è di nuovo suonato l’allarme con il rischio che possa finire in secca. Un’opera che, per andare a regime, richiede un investimento di 116 milioni: la Regione ne ha assicurati 27, l’aeroporto altri 3. Ne mancano ancora 86. Oltre a Marconi Express, la società che dovrà realizzare e gestire la navetta, c’è al lavoro un pool che vede in prima fila Intesa Sanpaolo e Banca Imi oltre a Unicredit e Unipol.
Presidente, ha letto le recenti dichiarazioni del sindaco Merola secondo il quale il People mover sarebbe finito «su un binario un po’ più morto?»
«Sì, e sono rimasto molto sorpreso».
Perché?
«Lo spiego subito: circa un mese e mezzo fa l’amministratore delegato di Banca Imi, Gaetano Miccichè, è stato ricevuto dal sindaco e nel corso della visita ha espresso un forte impegno operativo per recuperare questo progetto di così grande importanza per Bologna. Posso dire che Banca Imi sta seguendo con estrema attenzione la pratica del People mover, sia dal punto di vista del finanziamento che dal lato delle procedure che dovranno consentire di raggiungere la massa critica per fare partire il prima possibile, anzi subito, un progetto dal quale dipendono aspetti essenziali per il futuro di Bologna. La banca ha manifestato la sua assoluta disponibilità anche nel corso di colloqui con Marconi Express, che si è strenuamente impegnata con il suo presidente ingegner Rita Finzi. E di tutto questo il sindaco Merola è edotto, così come sa del forte impulso dato al People mover dalla Camera di commercio. Per questo sono sorpreso ».
Eppure, anche alla luce di questi contatti, resta la dichiarazione, così pessimista, di Merola.
«Sono portato a pensare che il sindaco non sia stato ben interpretato, non posso credere che abbia detto che il progetto si andava perdendo, che è sul binario morto quando mi sembra, anzi, che sia ben vivo proprio in conseguenza dei passi molto importanti fatti in quest’ultimo mese».
Quella dichiarazione l’ha fatta alla radio…
«Spero non sia la sua posizione. Tuttavia è chiaro che, come in tutti i business, la prova del nove si ha solo alla fine».
L’impressione è che l’ansia e lo scetticismo sulla realizzazione dell’opera vengano più che altro dalla classe politica. Non crede?
«Rispondo subito: francamente l’unica ansia che dovrebbe avere un politico è quella del fare. Realizzare a tutti i costi un progetto che viene da lontano e di cui Bologna ha un gran bisogno. L’ansia dev’essere un’ansia costruttiva. Se, invece, si trattasse di un atteggiamento del tipo: rallentiamo ancora i tempi, attendiamo gli eventi, allora sarebbe veramente distruttivo. Non intendo dare lezioni di politica a nessuno, ma se ci fosse, nella classe politica bolognese quest’ansia non costruttiva, che non credo caratterizzi il nostro sindaco, sarebbe un male inspiegabile e deleterio».
Qualcuno sostiene che i recenti interventi della Corte dei conti proprio sul People mover, oltre che della Procura, possano avere creato qualche preoccupazione tra politici e amministratori.
«La Corte dei conti è formata da persone valide, capaci e corrette. Hanno fatto dei rilievi sul passato, ma non vedo come possano essere fatti rilievi su un progetto che, ora, è portato avanti in modo chiaro, lineare e trasparente. Posso capire che si voglia andare con i piedi di piombo: però andare, camminare. È impensabile che la politica voglia procedere sulla base di timori che la privano del suo contenuto principale che è, almeno oggi, quello del fare».
Quanto vale il People mover per la quotazione in Borsa dell’aeroporto Marconi e per il successo della cittadella agroalimentare Fico? Tra l’altro, per Fico siamo ormai ai blocchi di partenza: i lavori inizieranno a settembre con l’obbligo, per il vincitore del bando, di concluderli entro il 30 settembre 2015.
«Avere in tempi rapidi il People mover è essenziale anche per la Fiera di Bologna, non solo per l’aeroporto e per Fico. Il Marconi è in espansione e deve avere la possibilità di esprimere tutte le sue potenzialità, è chiaro che il collegamento veloce e con tempi certi, parlo di 9-10 minuti, con la stazione (e quindi con il centro della città) non può essere assicurato dai taxi; oltretutto con una via Emilia così trafficata e difficoltosa. Il People mover non è solo aeroporto-stazione, ma anche il collegamento essenziale per Fiera e Fico. E le condizioni per allungare questo collegamento ci sono già».
Quindi Banca Imi intende garantire il suo sostegno anche per questo prolungamento della navetta?
«Sì, parliamo di un discorso complessivo, un percorso che deve necessariamente collegare anche Fiera e Fico. Il People mover sarà l’opera che valorizzerà un aeroporto in procinto di quotarsi in Borsa — operazione indovinata di cui va dato atto all’attuale governance della Camera di commercio, che del resto sostiene consapevolmente e fino in fondo il progetto — ed è evidente che la rapidità degli spostamenti verso stazione e centro è una variabile di estrema importanza».
Dopo l’addio alla metropolitana e il disastro del Civis, il People mover sarebbe l’unica opera infrastrutturale a vedere la luce a Bologna in tanti anni…
«E avrebbe un grande valore psicologico perché direbbe a tutti: vedete che se decidiamo di fare, facciamo! Siamo riusciti a partire con Fico e, anche a fronte della decadenza della Fiera, il People mover può portare nuova linfa».
A proposito della Fiera, proprio un mese fa lei ha combattuto un’aspra battaglia. Ha voglia di parlarne?
«Tutto quello che avevo da dire è nella dichiarazione scritta che a fine giugno ho consegnato all’assemblea dei soci della Fiera e che rimane valida e attuale».

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Interventi di compatibilizzazione delle opere del People Mover alla nuova linea AV: schema di atto modificativo degli accordi tra Comune e RFI

http://alboonline.comune.bologna.it/albopretorio/albo.nsf/e4a4f729c1537500c1257a3d0048aabc/b4a72ab7306dc05ac1257d2600392c1c/$FILE/2014%2007%2017%20Accordo%20rev%2010-03-2014_RER.pdf

SCHEMA DI ATTO MODIFICATIVO DEGLI ACCORDI RELATIVI AGLI INTERVENTI INFRASTRUTTURALI A SUPPORTO DELLA NUOVA STAZIONE FERROVIARIA DI BOLOGNA

L’anno 2014, il giorno __________, alle ore________, presso la sede dell’Amministrazione Comunale
– Piazza Maggiore, 6 – Bologna

TRA

Il Comune di Bologna, nella persona del Sindaco …….
La Provincia di Bologna, nella persona della Presidente ……..;
La Regione Emilia Romagna, nella persona dell’ Assessore Alfredo Peri;
Rete Ferroviaria Italiana SpA, nella persona di……………..

PREMESSO CHE

– il 18/07/2006 è stato sottoscritto tra Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Rete Ferroviaria Italiana SpA (nel prosieguo RFI) un accordo (l’Accordo Territoriale) relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della nuova stazione ferroviaria di Bologna, ai sensi dell’art. 15 L.R. 20/2000;
– il predetto Accordo individua nella Stazione Centrale di Bologna uno dei principali nodi della rete ferroviaria italiana, ulteriormente rafforzato dalla completa attivazione del sistema AV/AC, oltre che come punto strategico di interscambio con il sistema di trasporti regionale, provinciale e metropolitano, destinato ad una crescente importanza grazie anche alla progressiva
implementazione del Servizio Ferroviario Metropolitano – spina centrale del trasporto pubblico bolognese – e dall’integrazione in ambito urbano con la Metrotranvia e il People Mover;
– in data 14 marzo 2007, è stato sottoscritto tra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e RFI SpA un Accordo per la realizzazione del People Mover Stazione-Aeroporto di Bologna, che prevedeva l’attestamento del collegamento sul sedime del 16° binario di Bologna Centrale, con il contestuale impegno di garantire senza interferenze il Servizio Ferroviario Metropolitano nei vari assetti intermedio, base e potenziato, nonché il mantenimento del collegamento della stazione di Bologna Centrale con la cintura ferroviaria Arcoveggio attraverso il 15° binario;
– il 19/06/2007, per l’attuazione degli impegni reciproci volti a favorire la realizzazione degli interventi infrastrutturali a supporto della nuova stazione ferroviaria di Bologna, assunti con l’Accordo del 18/07/2006 è stato stipulato un Accordo attuativo tra i medesimi soggetti all’interno del quale venivano individuate le modalità di finanziamento, progettazione e realizzazione dei
seguenti interventi:
a) Asse Nord-Sud e Rampa Fioravanti: modifica dei precedenti accordi e progetti per compatibilizzarne la struttura funzionale con l’assetto territoriale complessivo (nuova Stazione e comparto dell’ex Mercato Ortofrutticolo) (interventi 2.1 a – b – c – d – e e 2.2)
b) miglioramento della funzionalità dell’intersezione Carracci/Zanardi (intervento 2.3)
c) miglioramento dell’accessibilità e della permeabilità ciclabile della Stazione (interventi 2.4 a – b – c – d);
d) miglioramento dell’integrazione con il progetto della Linea 1 della Metrotranvia (interventi 2.5 a – b – c);
e) modulazione di tutti i fronti di accesso alla nuova stazione che verranno previsti nel nuovo progetto in modo da garantire in modo efficiente e funzionale l’accessibilità con tutte le modalità di trasporto (interventi 2.6 a – b – c);
f) adeguamento dei progetti di cui agli interventi dal 2.1 al 2.5 nel caso in cui gli assetti urbanistici previsti dal piano urbanistico attuativo delle aree ferroviarie prevedano la necessità di interessare aree destinate alle infrastrutture;
– nel predetto Accordo attuativo del 19/06/2007 si definiva che gli interventi oggetto dell’accordo stesso sarebbero stati realizzati in tre distinte fasi funzionali, in relazione alla priorità di ogni singola fase e alle risorse finanziarie effettivamente disponibili per la realizzazione. In particolare RFI si impegnava a realizzare le opere previste in Fase 1, stimate in 53,7 milioni di euro, a propria cura e responsabilità, secondo i progetti redatti da RFI ed approvati dal Comune di Bologna, secondo le normative per tempo vigenti, e secondo la tempistica concordata nell’accordo. I costi erano sostenuti in quota parte dai finanziamenti già disponibili pari a 28,3 milioni di euro, mentre il finanziamento della restante quota – stimata nell’accordo in 25,4 milioni di euro – veniva assunta a carico di RFI in assolvimento – in via anticipata – dell’obbligo – a carico dei soggetti attuatori – di realizzazione di opere infrastrutturali e di urbanizzazione, individuate dall’accordo territoriale sopra citato, connesse all’attuazione del/i piano/i urbanistico/i attuativo/i (PUA) delle aree di proprietà di RFI che dovevano essere oggetto di trasformazione a seguito delle previsioni del PSC e del POC, come definito dal citato accordo territoriale;
– per quanto riguarda la Fase 2, nel predetto Accordo attuativo veniva, fra l’altro, confermato, per quanto riguarda la Metrotranvia, nell’ambito del complesso di interventi infrastrutturali della Stazione e al fine di garantire la migliore integrazione possibile con il progetto della Linea 1, l’impegno, già assunto con il Protocollo d’Intesa del 07/06/2001, all’erogazione da parte di RFI del contributo fisso ed invariabile per la realizzazione delle opere civili della fermata “Stazione FS” della Linea 1 della Metrotranvia (intervento 2.5 a) di 7,7 milioni di euro;
– sempre nel predetto Accordo attuativo, stante anche la complessità e lo stato di avanzamento progettuale degli interventi, si dava atto che essi avrebbero potuto subire correzioni in fase di progettazione dell’ambito stazione con eventuali modifiche che si fossero rese necessarie per garantire in modo efficace la piena funzionalità sistemica e l’accessibilità attraverso tutte le modalità
di trasporto. In data 19 giugno 2007 è stato inoltre sottoscritto tra Ministero delle Infrastrutture, Ministero dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Gruppo FS SpA un Accordo per il completo sviluppo ed attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese (SFM);
– il predetto accordo definiva, tra l’altro, all’art. 5 le caratteristiche dell’assetto base del SFM, precisando che con tale assetto si intende il servizio cadenzato e passante da attuare pienamente contestualmente al completamento dei lavori della nuova linea e della nuova stazione AV/AC, comprensivi negli stessi tempi di tutti binari di superficie di Bologna Centrale fino al 15° binario, e
dell’adeguamento infrastrutturale e tecnologico del nodo e della stazione centrale di Bologna;
– in data 25/06/2009 è stata sottoscritta, tra Comune di Bologna e RFI SpA, la 1^ Appendice alla Convenzione per opere sostitutive per la soppressione dei passaggi a livello nel Comune di Bologna sulla linea Bologna-Ancona e sulla linea Bologna-Padova;
– la predetta convenzione prevedeva tra l’altro le reciproche incombenze per le soppressioni di alcuni passaggi a livello mediante la realizzazione di opere sostitutive, tra i quali il sottopasso ciclopedonale al km 2+535 circa della linea Bologna-Padova, compreso le rampe stradali di raccordo in prossimità della via Zanardi e il sottovia carrabile al km 2+896 circa della linea Bologna-Padova, compreso le rampe stradali di raccordo alla via del Pane, indicando anche la necessità di un adeguamento della progettazione esecutiva di tali opere tenendo conto, in particolare dei sottoservizi interferenti.

PREMESSO INOLTRE CHE:

– per quanto riguarda il progetto della Metrotranvia, in considerazione del permanere dei vincoli di programmazione economico finanziaria e di spesa imposti dal rispetto del patto di stabilità interno, il Comune di Bologna ha proposto in data 18 novembre 2011 al competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una soluzione progettuale alternativa;
– il Ministero in data 04/05/2012 ha quindi chiesto al Comune di Bologna di presentare entro il 30 maggio un nuovo progetto alla Struttura Tecnica di Missione, in sostituzione della Metrotranvia, per una sollecita presentazione al CIPE, condizione necessaria per evitare la revoca dei vari finanziamenti precedentemente assegnati al Comune di Bologna per la realizzazione della stessa;
– il Comune di Bologna e la Regione hanno approvato il progetto preliminare relativo alla realizzazione del “Servizio di trasporto pubblico integrato metropolitano bolognese, mediante interventi di completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano e della filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano”con Delibera di Giunta Prog. 81 del 29 maggio 2012, P.G. 124257/2012, il Comune di Bologna e con DGR n.165 del 30 luglio 2012 la Regione;
– in data 26/10/2012 (GU 26/3/2013) il CIPE ha deliberato la revoca di quota parte dei contributi assegnati all’intervento “Metrotranvia per la città di Bologna” e contestualmente approvato il suddetto progetto preliminare quale soluzione alternativa accettata;

CONSIDERATO CHE

– allo scopo anche di assicurare un’ottimizzazione dei tempi di realizzazione degli interventi e un più efficace impiego delle risorse disponibili, si rende necessario perseguire la migliore integrazione tra i vari sistemi di trasporto, e tra essi ed il territorio;
– il diverso sviluppo progettuale, autorizzativo e realizzativo degli interventi di cui alle premesse, rispetto alle opere del Nodo AV di Bologna, nonché l’evoluzione degli assetti urbanistici complessivi, intervenuti dal momento di stipula degli Accordi ad oggi, determinano la necessità di riesaminare l’articolazione degli impegni assunti;
– si ritiene in particolare necessario individuare un assetto infrastrutturale maggiormente rispondente al mutato assetto territoriale, temporale ed economico, anche attraverso l’introduzione di ulteriori elementi funzionali, architettonici ed impiantistici che, alla luce delle attuali valutazioni dei flussi di traffico, consentano di migliorare l’accessibilità e la capacità di interscambio tra i sistemi di trasporto afferenti alla Stazione ferroviaria, con particolare riferimento alla nuova linea AV/AC, al Servizio Ferroviario Metropolitano e al sistema denominato People Mover;
– già nelle fasi di approvazione del progetto definitivo ed esecutivo del People Mover, in considerazione dell’evoluzione progettuale dei lavori dell’AV, sono state individuate delle soluzioni progettuali e cantieristiche atte a mitigare le interferenze ed a garantire la migliore armonizzazione funzionale, costruttiva ed architettonica tra il People Mover ed i suddetti lavori, soprattutto nella Stazione ferroviaria; e sono state altresì individuate delle modalità e delle tempistiche di cantierizzazione tali da non compromettere il completamento della stazione AV/AC e il successivo ripristino dei binari di superficie funzionali al completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano;
– si è in particolare valutata la necessità di anticipare, nell’ambito degli appalti del Nodo AV di Bologna, alcuni interventi strutturali utili a limitare possibili oneri dati da imprevisti nell’interfacciamento tra opere ferroviarie ed altri sistemi di trasporto.

Si ritiene pertanto opportuno, alla luce di quanto sopra esposto in premessa, procedere ad aggiornare gli impegni assunti con gli Accordi citati.

ART. 1 VALORE DELLE PREMESSE E OGGETTO DELL’ACCORDO

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Atto che ha per oggetto la attualizzazione, tramite una migliore specificazione, e conseguente parziale modifica degli impegni assunti con gli Accordi tra Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna e R.F.I. SpA relativi agli interventi infrastrutturali a supporto della nuova stazione  ferroviaria di Bologna e, specificatamente:
– Accordo tra Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna e RFI SpA, relativamente agli impegni reciproci volti a favorire la realizzazione dell’opera pubblica denominata “People Mover”, del 14 marzo 2007;
– Accordo tra Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna e RFI SpA, relativamente agli impegni reciproci volti a favorire la realizzazione degli interventi infrastrutturali a supporto della nuova stazione ferroviaria di Bologna, del 19 giugno 2007;
– Accordo tra Ministero delle Infrastrutture, Ministero dei Trasporti, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Gruppo FS SpA per il completo sviluppo ed attuazione del Servizio Ferroviario Metropolitano Bolognese (SFM) del 19 giugno 2007;
– 1^ Appendice alla Convenzione tra Comune di Bologna e RFI SpA per opere sostitutive per la soppressione dei passaggi a livello nel Comune di Bologna sulla linea Bologna-Ancona e sulla linea Bologna-Padova del 25 giugno 2009.

ART. 2 OGGETTO DEGLI INTERVENTI

Nell’ambito dei lavori AV, il Comune ed RFI hanno individuato una serie di interventi, destinati a migliorare l’accessibilità complessiva della stazione ed a prevenire interferenze minori attraverso l’adozione di soluzioni progettuali, tempistiche e tecniche di cantierizzazione diverse da quelle ipotizzate in sede di progettazione preliminare, attraverso:
a) la mitigazione di interferenze puntuali in area ferroviaria;
b) modifiche di cantierizzazione del People Mover nelle aree di proprietà RFI per eseguire i lavori senza interruzione traffico ferroviario (attraverso diverse condizioni di lavoro con aree cantiere più strette, recinzioni di sicurezza, macchine operatrici di minor dimensione, cambio diametro pali viadotto O e P per utilizzare macchine meno ingombrati, ecc…);
c) più rilevante integrazione architettonico-funzionale del capolinea del People Mover sul piano di superficie della nuova stazione sotterranea AV/AC;
d) il potenziamento dei sistemi di collegamento pedonale verticali, l’accessibilità della Stazione AV dal lato nord e la risoluzione di interferenze minori in stazione e lungo le linee esistenti.

ART. 3 IMPEGNI DEL COMUNE E DI RFI

Il Comune di Bologna:
– realizzerà, per il tramite del Concessionario del People Mover gli interventi di cui ai punti 1, 2 e 3 dell’art.2, finalizzati alla mitigazione delle interferenze con il People Mover ed a a migliorare l’inserimento architettonico e funzionale del capolinea del People Mover sul piano di superficie della nuova stazione sotterranea AV/AC, così come individuati e recepiti nel Progetto Esecutivo dell’opera People Mover, approvato in linea tecnica il 14/2/2012;
– assicura la propria sorveglianza affinché il Concessionario del People Mover realizzi il nuovo sistema come previsto dal suddetto progetto esecutivo approvato secondo un programma lavori concepito in modo da minimizzare possibili soggezioni alle attività del cantiere della stazione AV nonché all’esercizio ferroviario;
– manleva RFI da qualsiasi pretesa passata o futura avanzata da parte del Concessionario del People Mover in conseguenza di ritardi e/o extra oneri dovuti a imprevisti intervenuti durante l’esercizio del People Mover nei termini e limiti stabiliti dall’art.6.3 dell’Accordo del 14/3/2007;
–  concorda che ai fini dell’approvazione del progetto “definitivo” elaborato da RFI della Nuova Roveretolo (ex raccordo Agucchi-Beverara) sussistono le condizioni per l’applicazione dell’art. 36 octies, comma 1, lettera b) della L.R. 20/2000 e della procedura ivi prevista denominata, dallo stesso articolo, “Procedimento unico semplificato”.

RFI:
– curerà gli interventi previsti al punto 4 dell’art.2 di potenziamento dei sistemi di collegamento pedonali verticali della stazione AV, nonché la risoluzione di interferenze in stazione e lungo la rete esistente;
– si impegna a progettare e a realizzare a propria cura e spese la riqualificazione di via de’ Carracci, per il tratto prospiciente la stazione centrale come da progetto esecutivo approvato;
– si impegna, ai fini del completamento della realizzazione delle fermate del Servizio Ferroviario Metropolitano e della definitiva integrazione dello stesso con il nodo della stazione centrale di Bologna ed in attuazione al programma di soppressione dei passaggi a livello sulla linea Bologna-Padova, alla progettazione e realizzazione dell’interconnessione stradale denominata “Nuova Roveretolo” quale opera sostituiva del PL su via del Pane al Km 2+896 della linea Bologna – Padova (in sostituzione dell’originaria opera sostitutiva prevista, il sottovia posto al Km 2+881 della linea Bologna – Padova), confermando quanto previsto all’art.9 comma 1 dall’Accordo Territoriale del 18 luglio 2006 “In tale ottica, per organicità all’azione pianificatoria comunale nell’intero quadrante nord – ovest, dovrà inoltre essere ceduta gratuitamente come standard al Comune da RFI l’area – con una estensione lineare di circa un chilometro – attualmente occupata dal sedime ferroviario dismesso della vecchia interconnessione fra le linee BO – MI e BO – PD. Su tale area verrà infatti realizzata dal Comune la nuova interconnessione stradale denominata “Nuova Roveretolo””.

Le parti stabiliscono che a copertura parziale dei reciproci oneri si stimano in:
– 5,5 mln gli interventi di cui ai punti 1, 2 e 3 dell’art.2 eseguito da Comune di Bologna per il tramite del Concessionario del People Mover;
– 2,2 mln gli interventi di cui al punto 4 dell’art.2 eseguiti direttamente da RFI.

Le parti convengono inoltre che l’erogazione da parte di RFI dei 5,5 mln necessari alla realizzazione degli interventi di compatibilizzazione delle opere del People Mover alla nuova linea AV, già recepiti nel progetto esecutivo del People Mover approvato in linea tecnica il 14/2/2012 avverrà direttamente al Concessionario, in quanto esecutore delle opere, in una unica soluzione all’effettivo avvio dei cantieri del People Mover.

Resta inoltre inteso che RFI:
– avvierà la risoluzione delle interferenze a suo carico solo a valle della comunicazione da parte del Comune di Bologna dell’avvio dei lavori del People Mover; per tali lavori in area RFI propedeutici all’accantieramento del People Mover si stabilisce sin d’ora un tempo massimo di esecuzione di 9 mesi dalla comunicazione di cui sopra;
– chiuderà il PL al km 1+945 della linea Bologna-Padova su via del Lazzaretto con un cancello impegnandosi a garantire gratuitamente l’attraversamento dello stesso, in regime di interruzione di circolazione ferroviaria notturna preventivamente concordata, per i mezzi con carichi eccezionali destinati ad alimentare il cantiere del People Mover che non riescono a transitare da via Zanardi;
– l’accesso al cantiere per gli autotreni e autoarticolati saranno definite preliminarmente in apposito disciplinare e comunque RFI s’impegna a garantire l’accesso giornaliero notturno durante l’interruzione programmatica d’orario, giornaliera notturna, della durata di circa 3 ore su pianificazione mensile da effettuare con anticipo di 30gg e da confermare da parte del Concessionario settimanalmente. Per interruzioni di durata più lunghe la richiesta andrà formalizzata con 3 mesi di anticipo. In caso di esigenze o situazioni eccezionali che si presentassero nell’esecuzione di lavori, RFI si impegna comunque sin d’ora a collaborare con il Concessionario al fine di consentire i necessari accessi con urgenza e comunque in deroga ai predetti tempi di programmazione;

ART. 4 – CLAUSOLE CONCLUSIVE

– gli EELL firmatari del presente accordo si impegnano a rilasciare tempestivamente ogni atto autorizzativo necessario a realizzare opere destinate a risolvere eventuali interferenze o, in subordine, ad autorizzare RFI, nelle more di tale rilascio, alla realizzazione delle opere stesse;
– dato atto che, in merito alla localizzazione della cabina MT/BT collocata in area stazione, risulta conveniente perseguire l’obiettivo comune di rendere definitiva l’attuale autorizzazione urbanistica provvisoria, le parti si impegnano alla massima collaborazione affinché si possa pervenire ad una soluzione risolutiva in tempi rapidi;
– gli EELL firmatari del presente accordo, danno atto ad RFI che, considerato quanto detto in premessa in merito al progetto della Metrotranvia, si intendono assolti gli impegni relativi alla corresponsione del contributo fisso ed invariabile per la realizzazione della Fermata “Stazione FS” della Linea 1 della Metrotranvia di 7,7 mln così come stabiliti nell’allegato B dell’Accordo del
19/6/2007;
– per quanto non espressamente riportato nel presente atto si intendono confermati tutti gli impegni di cui agli accordi citati nell’Art. 1.

Letto, approvato, sottoscritto in 4 copie originali

Il Sindaco del Comune di Bologna
La Presidente della Provincia di Bologna
L’Assessore Regionale a Programmazione Territoriale, Urbanistica. Reti di Infrastrutture Materiali e Immateriali. Mobilità, Logistica e Trasporti
L’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato SpA

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Documento Unico di Programmazione 2015-2017 del Comune di Bologna: la parte sul People Mover nella Sezione strategica

http://alboonline.comune.bologna.it/albopretorio/albo.nsf/e4a4f729c1537500c1257a3d0048aabc/e2575b98336e5477c1257d26003901ad/$FILE/VOLUME2%20_dup2015_2017.pdf

3.1.3 PROGRAMMA “TRASPORTO COLLETTIVO E INFRASTRUTTURE DELLA MOBILITÀ”

Infrastrutture e sistemi di trasporto pubblico

Realizzazione del “People Mover” per il collegamento tra la Stazione di Bologna Centrale e l’aeroporto G. Marconi

Obiettivi
Il People Mover è una navetta su monorotaia volta a collegare, in circa 7’ 30” di viaggio, la nuova stazione ferroviaria centrale di Bologna all’Aeroporto Guglielmo Marconi, effettuando un’unica fermata intermedia presso Bertalia-Lazzaretto e garantendo un collegamento diretto in sede segregata, svincolata cioè dal traffico stradale tra i 2 terminali.
La navetta presenta un tracciato di circa 5 km, realizzato in parte prevalente in viadotto con altezza standard sotto trave di 5 m. Fanno eccezione a questo schema generale:
1. un manufatto scatolare in galleria per il sottoattraversamento della linea ferroviaria veloce Bologna-Venezia;
2. l’opera d’arte speciale in viadotto per il sovrappasso della complanare in zona Triumvirato;
3. la tratta a raso di approccio alla fermata Stazione FS, ricavata sull’attuale sedime del 16° binario.
Il progetto esecutivo è stato approvato in linea tecnica e, alla luce dell’incremento dei costi ipotizzati, il Concessionario ha presentato la richiesta di aggiornamento del Piano Economico Finanziario. L’istruttoria che ne è seguita è pervenuta ad una parziale accettazione delle richieste di aggiornamento del PEF.

Impatto
Si ipotizza che una quota dei collegamenti da/per l’Aeroporto potrà avvenire mediante l’utilizzo del People Mover con circa 1 milione di passeggeri/anno.

Tempi
La richiesta di aggiornamento del PEF dell’opera, presentata nel luglio 2013, è stata sottoposta a valutazione di ammissibilità e sostenibilità, nell’ambito di un procedimento per il quale il RUP si è avvalso di due advisor indipendenti per le valutazioni rispettivamente legali ed economico-finanziarie. Tale procedimento si è concluso nella sua fase istruttoria con la richiesta di recepimento delle valutazioni tecnico-economiche nell’aggiornamento del PEF.
Nel frattempo, sono state elaborate e approvate le convenzioni sulle aree e sulle cantierizzazioni con SAB e con ASPI, mentre è in corso di perfezionamento quella con RFI.
L’Amministrazione comunale ha inoltre richiesto alla Marconi Express una revisione dei Patti Parasociali. In data 25 luglio 2013, la Società ha ufficialmente comunicato all’Amministrazione di aver provveduto ad abrogare l’art 4.5. dei Patti citati, con l’effetto di mantenere al 25% la quota di TPER, senza più alcun obbligo di ulteriori acquisizioni.

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