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Gualtieri (Tper): “Il People mover sarà un’opera utile e apprezzata dai bolognesi e non solo”

http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2016/30-settembre-2016/spuntano-strisce-banchine-crealis-all-esame-guida-ottica-240941372027.shtml

Spuntano le «strisce» alle banchine. I Crealis all’esame della guida ottica

Al via il test sull’accostamento elettronico. L’obbiettivo di raddoppiare la rete filoviaria

di Mauro Giordano

BOLOGNA – Saranno la guida per il filobus Emilio quando dovrà accostarsi alle fermate usando il suo occhio elettronico, permettendogli di non sbagliare e di bloccarsi con una distanza laterale tra i 3 e i 5 centimetri dalla banchina. A San Lazzaro ci hanno già fatto l’abitudine ma adesso anche a Bologna sono iniziate a comparire le strisce disegnate sull’asfalto delle «fermate intelligenti», dei «binari » capaci di dialogare con il mezzo durante la sosta: due linee tratteggiate e parallele, lunghe quanto il filobus (18 metri, per una capienza di 142 passeggeri), che in questo modo sarà allineato ai nuovi marciapiedi già realizzati e pensati per facilitare la salita e la discesa dei passeggeri.

Presto si potrà vedere Emilio testare in via Mazzini l’accostamento elettronico: in un video proiettato durante il convegno dedicato ai filobus, ospitato da Tper nel quartier generale di via Saliceto, si vede già la manovra effettuata in una prova a San Lazzaro. Ecco la procedura: il dispositivo di lettura si attiva con la messa in modo del mezzo (a impatto zero), una luce verde segnala che tutto funziona e inizia a lampeggiare non appena l’occhio elettronico inizia a leggere la traccia sull’asfalto in prossimità delle fermate. Da quel momento centraline elettroniche e messaggi digitali guidano il veicolo aiutando l’autista, che potrà intervenire se qualcosa dovesse andare storto. «Sono già partiti i corsi di formazione per gli autisti, già selezionati tra i migliori del nostro personale — spiega Fabio Monzali, responsabile di impianti e infrastrutture di Tper —. Ne abbiamo già 30 pronti e in futuro tutti sapranno anche guidare il filobus». Il Crealis ha già iniziato a circolare sulla linea 13, entro la fine dell’anno i 49 mezzi dovrebbero entrare in funzione sulla 14 e sulle circolari 32 e 33. «Nella primavera 2017 vorremmo vedere Emilio fare il tratto da Bologna a San Lazzaro (il tragitto pensato per il Civis e che sostituirà il 19, ndr) — aggiunge Monzali —. È un sogno, ma sicuramente l’anno prossimo sarà quello definitivo». Secondo Monzali i «binari» del filobus necessiteranno di un intervento di manutenzione all’anno: «Useremo una resina particolare per tracciare le linee sull’asfalto».

Per il futuro Tper punta a raddoppiare la sua attuale rete filoviaria, lunga sotto le Due Torri 37 chilometri (linee 13, 14, 32 e 33 e seconda in Italia dopo Milano). Sarà possibile grazie al pacchetto di fondi in arrivo dal Cipe: 41 milioni di euro degli oltre 300 destinati al completamento dell’Sfm saranno infatti dedicati all’acquisto di 55 filobus nuovi (per fare partire l’iter si aspetta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Una soddisfazione per la presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri, che inserisce quei mezzi nel quadro generale della città. «Guardiamo con favore alla realizzazione di un tram per Fico e crediamo che il People mover sarà un’opera utile e apprezzata dai bolognesi e non solo — dice la Gualtieri —. Come in ogni grande città ci saranno delle alternative per collegare l’aeroporto, il Blq sarà soppresso ma spero che nulla sia immobile e che quindi si potranno studiare anche altre soluzioni con i bus».

A proposito di viabilità oggi la Gualtieri sarà con i sindacati di Tper all’incontro con l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, per affrontare i problemi dell’asse via dei Mille-Irnerio durante T day: «Le difficoltà sono oggettive, abbiamo già delle soluzioni possibili. Credo che tutto si possa risolvere facendo gioco di squadra, partendo dall’aiuto della polizia municipale». Poi uno sguardo al vecchio Civis: «I mezzi abbandonati all’Interporto non comportano spese per noi e per la città, è tutto a carico di Iveco», e oltre i confini cittadini: nel 2019 l’Emilia-Romagna (che ha dato il servizio ferroviario in gestione a Tper e Ferrovie dello Stato per i prossimi 15 anni, più eventuale proroga di altri 7) sarà la prima regione che avrà in dotazione i nuovi treni regionali messi a punto da Hitachi e Alstom: 450 treni la commessa nazionale di Ferrovie dello Stato, 96 destinati alla regione, con i primi 75 a partire dal 2019.

 

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