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Appalto People mover, la procura chiede cinque condanne

Articolo di Giuseppe Baldessarro pubblicato sabato 22 ottobre 2016 da la Repubblica – Bologna.

Appalto People mover, la procura chiede cinque condanne

Pene da un anno a 18 mesi per l’ex sindaco Delbono, l’ex assessore Rossi, la dirigente Bruni, Sutti e Collina

«C’era un patto occulto tra Ccc e Atc. Un accordo che ha consentito al Consorzio cooperative costruzioni e all’azienda municipale dei trasporti (oggi Tper) di mettere le mani sull’appalto per il “People Mover”, con la connivenza dell’amministrazione comunale». Lo hanno sostenuto ieri in aula i pm Giuseppe Di Giorgio e Antonella Scandellari. La «gara per realizzare e gestire l’opera venne cucita su misura». Per questo i pm hanno chiesto condanne da un anno a 18 mesi per cinque dei sette imputati al processo sul progetto della monorotaia che dovrà collegare la stazione all’aereporto. Ieri, a conclusione di cinque ore di requisitoria, i magistrati hanno chiesto che a essere puniti siano l’ex sindaco Flavio Delbono e l’assessore al Bilancio Villiam Rossi, accusati di abuso d’ufficio. Pene a un anno e sei mesi sono invece state chieste per l’ex presidente di Ccc Piero Collina, e per l’ex presidente di Atc Francesco Sutti, imputati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Infine un anno è stato sollecitato per la dirigente comunale Francesca Bruni, sempre per abuso d’ufficio, mentre per gli altri due funzionari comunali Cleto Carlini e Patrizia Bartolini è stata chiesta l’assoluzione sia dall’accusa di abuso d’ufficio che da quella di turbativa d’asta. Una sentenza sulla quale incombe tuttavia la prescrizione prevista per dicembre. Non a caso, sempre ieri, il pm Di Giorgio ha chiesto ai giudici della corte di valutare il «patto occulto tra Ccc e Atc, che avrebbe trovato il proprio compimento nella costituzione della società Marconi Express, il 13 gennaio 2010», nel tentativo di dilatare proprio i tempi di prescrizione. Il pm ha parlato di una «distorsione delle regole che ha favorito Ccc, consentendole di presentare una domanda vincente», nella prospettiva poi di congiungersi in sede di società di progetto con Atc, «l’unica che avrebbe consentito di reggere». Il Comune dal canto suo sarebbe stato «compiacente» e avrebbe dato «copertura politica» all’operazione. Quella del People mover è una storia lunga oltre dieci anni. Con alla base un investimento da 100 milioni di euro per collegare stazione centrale e aeroporto Marconi in otto minuti. Il primo bando risale a fine 2007. Si tratta di un appalto in project financing, nel quale l’impresa vincitrice mette i soldi e costruisce l’opera che poi gestirà per 35 anni, ripagandosi le spese. Nonostante le attese, però, il primo bando va deserto. Così nel secondo le condizioni per l’aggiudicatario vengono economicamente migliorate con finanziamenti pubblici. In corsa due cordate. Una è formata dagli spagnoli di Acciona e dall’impresa di costruzioni Ghella. La seconda cordata è di Ccc di Bologna, il Consorzio cooperative costruzioni che si presenta da solo. L’offerta tecnica migliore è quella degli spagnoli, ma quella di Ccc è economicamente più vantaggiosa. A giugno 2009 viene firmata la concessione a favore di Ccc. A gennaio del 2010 Ccc presenta la sua società di gestione per il People mover. Una società, prevista dal bando. Si chiama “Marconi express” e come socio al 25% ha Atc, l’azienda pubblica dei trasporti, di proprietà di Comune e Provincia. A quel punto è il consigliere di opposizione Daniele Corticelli a fare denuncia alla Corte dei conti e in procura. Ed è da qui che parte un’inchiesta. Si scoprirà poi che i patti interni tra Atc e Ccc prevedono che una volta costruita la monorotaia, nel giro di alcuni anni le azioni della Marconi express debbano passare ad Atc. Ccc dopo avere vinto la gara si sarebbe dunque ritirata lasciando oneri e rischi di impresa alla azienda pubblica. Da qui il processo iniziato ad aprile 2015 e che con le richieste di ieri è arrivato alle battute finali. Nel pomeriggio, dopo i pm, ha preso la parola l’avvocato Guido Magnisi, difensore di Carlini, che ha chiesto per il proprio assistito l’assoluzione perché il fatto non sussiste oppure con la formula per non aver commesso il fatto. La sentenza è prevista entro la fine di novembre.

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People mover Bologna, pm chiede condanna di 16 mesi per ex sindaco Delbono

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2016/10/21/news/people_mover_bologna_pm_chiede_condanna_per_ex_sindaco_delbono-150292782/

People mover Bologna, pm chiede condanna di 16 mesi per ex sindaco Delbono

E’ accusato con l’ex assessore Rossi di abuso d’ufficio nel processo sull’appalto per la monorotaia. Chieste condanne anche per  l’ex presidente di Ccc Collina e per l’ex presidente di Atc Sutti

Condanna a un anno e quattro mesi con sospensione condizionale della pena. Tanto ha chiesto il pm Giuseppe di Giorgio per l’ex sindaco di Bologna Flavio Delbono e per l’ex assessore comunale al bilancio Villiam Rossi, accusati di abuso d’ufficio nel processo relativo all’appalto del People Mover, la monorotaia che dovrebbe collegare la stazione all’aeroporto. Il bando di gara, secondo l’accusa, sarebbe stato ‘cucito addosso’ al Ccc (consorzio cooperative costruzioni) anche grazie a un accordo occulto tra lo stesso Ccc e l’azienda di trasporto pubblico Atc (ora Tper).

Il pm ha chiesto anche la condanna a un anno e sei mesi, oltre a una multa di 800 euro a testa, per l’ex presidente di Ccc Piero Collina, e per l’ex presidente di Atc Francesco Sutti, imputati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio. Per la dirigente comunale Francesca Bruni la pena richiesta è invece di un anno, sempre per abuso d’ufficio, mentre per gli altri due dirigenti comunali Cleto Carlini e Patrizia Bartolini è stata chiesta l’assoluzione sia dall’accusa di abuso d’ufficio che da quella di turbativa d’asta.

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People Mover, chieste cinque condanne

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2016/10/21/people-mover-chieste-cinque-condanne_2edd7836-b3fc-450d-b06a-a83a56579d42.html

People Mover, chieste cinque condanne

Per ex sindaco Delbono, assessore ed ex presidenti Ccc e Atc

(ANSA) – BOLOGNA, 21 OTT – Un anno e sei mesi per Piero Collina e Francesco Sutti, rispettivamente ex presidenti di Ccc (Consorzio cooperative costruzioni) e di Atc, all’epoca società di trasporto del Comune di Bologna; un anno e quattro mesi per l’ex sindaco Flavio Delbono, l’ex assessore comunale al Bilancio Villiam Rossi; un anno per la dirigente comunale Francesca Bruni. Assoluzione per altri due dirigenti, Cleto Carlini e Patrizia Bartolini.
Sono le richieste formulate al tribunale di Bologna dai Pm Giuseppe Di Giorgio e Antonella Scandellari, al termine di quasi sei ore di requisitoria nel processo per turbativa d’asta e abuso d’ufficio sull’appalto per il People Mover, il progetto per una navetta su monorotaia sopraelevata che collegherà aeroporto Marconi e stazione ferroviaria.

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