Archivio per 10 aprile 2013

Incontro pubblico sul destino del People Mover

Contrariamente a quanto pensiamo noi, il governo della città di Bologna sostiene che il People Mover serva come l’aria. Ma l’inizio dei lavori continua ad essere rimandato, così come il piano economico finanziario. Inoltre, nonostante le nostre 4.000 firme, è stato rimandato indefinitamente il percorso partecipato promesso dal Comune che avrebbe dato ai cittadini gli effettivi strumenti per capire se stiamo o meno morendo d’asfissia.
In questo drammatico scenario cardio-respiratorio chiediamo a tutte le forze politiche, economiche e sociali di Bologna e Provincia di incontrare la cittadinanza e prendere pubblicamente posizione rispetto al proseguimento dell’odissea People Mover.
Pertanto abbiamo invitato a tutti i soggetti interessati questo invito:

Cittadine e Cittadini

Lavoratrici e Lavoratori

Forze politiche 

Sindaci, presidenti, giunte e gruppi consiliari comunali, provinciali e regionali

Sindacati

Sindacati e lavoratori del trasporto pubblico e di ATC e TPER

Organizzazioni imprenditoriali

Camera di commercio

Movimenti, Forum, Comitati e Associazioni della società civile e professionale

dell’area urbana e metropolitana della Provincia di Bologna

 

Presidenza e Dirigenza di TPER, SAB, MARCONI EXPRESS, RYAN AIR

 

Il progetto della monorotaia People Mover nasce in un momento socioeconomico molto diverso dall’attuale, con uno stile politico oramai tramontato ed un coinvolgimento partecipativo inesistente, in evidente contrasto con la strategia di moderna metropolitana urbana ed extraurbana del Servizio Ferroviario Metropolitano, prioritaria per il piano provinciale PTCP in essere e per il programma elettorale dell’attuale Sindaco Merola.

 

Il People Mover ha sollevato dubbi ed opposizione tecnicamente motivata, perplessità e contrarietà in  maggioranza comunale e nello stesso PD, quasi 4.000 cittadini in pochi giorni hanno firmato per una istruttoria pubblica negata dai partiti.

 

Come ignorare la mancanza del piano economico finanziario a oltre 15 mesi dalla data annunciata di avvio lavori, l’assenza di vero capitale di rischio privato desideroso di sano reddito d’impresa, non garantito da accordi con il Comune o da piani di project financing che prevedono attraverso alchimie societarie con TPER di lasciare sulle spalle del debito pubblico tutti gli oneri, la presenza della stazione Aeroporto del SFM bloccata al grezzo, la stazione Fiera attivata da tanti anni e recuperabile efficacemente dal SFM, la perdita per strada di un elemento considerato fondamentale come il  Polo Universitario del Lazzaretto?

 

Come minimizzare la concorrenza già attivata da tempo di sistemi di trasporto tramite navetta bus a livello regionale ed extra regionale ed il “carino ma non necessario” espresso da Ryan Air, la sola in grado di garantire il mantenimento e lo sviluppo dell’aeroporto di Bologna?

 

Perché insistere, dopo Metrò e Civis, per un terzo costoso sistema di trasporto non integrato trascinando di nuovo le istituzioni in indagini giudiziarie culminate con 11 avvisi di garanzia?

 

I cittadini sono sbigottiti di tanto accanimento.

 

E’ indispensabile e democratico chiamare urgentemente tutte le forze politiche, socio/economiche, comitati e movimenti della società civile ad un confronto pubblico assieme alla cittadinanza metropolitana per chiarire le proprie posizioni ed assumersi le relative responsabilità.

 

Siamo quindi a promuovere ed invitarvi all’incontro
“People Mover : perché tanto accanimento?”

giovedì 18 aprile ore 20.20,

Sede Quartiere San Vitale, Vicolo Bolognetti 2, Sala Silentium

 

La vostra partecipazione potrà essere comunicata ad nopeoplemover@gmail.com

 

Saluti

Comitato NO PeopleMover

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Il giornalismo d’assalto

Carlino_090413 – In allegato l’intervista di Pierfrancesco Pacoda a Massimo Iosa Ghini pubblicata ieri dal Resto del Carlino. L’architetto bolognese, al quale la Triennale di Milano dedica una mostra, è noto anche per essere l’autore del progetto del People Mover. Ecco la parte eclatante dell’intervista:
Se dovesse indicare un’opera necessaria a Bologna?
“Il People Mover, sicuramente, e poi tutto il sistema di movimento. E’ questo il vero problema che la politica deve affrontare”.
In pratica il giornalista chiede a Iosa Ghini quale sia l’opera più importante, ed egli risponde: beh, quella che ho pensato io.
Non fa una piega. Soprattutto se dovesse ottenere incarichi nella realizzazione dei lavori.

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