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Presidio davanti al Tribunale per l’inizio del processo

PRESIDIO DAVANTI AL TRIBUNALE

PER L’INIZIO DEL PROCESSO

GIOVEDì 9 APRILE ORE 8,30 – VIA FARINI 1

7 BUONI MOTIVI PER NON FARE IL PEOPLE MOVER

  1. Esistono già 2 collegamenti Stazione – Aeroporto (SFM e Aerobus) più economici e comodi per i cittadini (tutti) perché integrati nella rete del trasporto locale.
  2. È sottodimensionato rispetto alle esigenze di carico e commercialmente inadeguato: il biglietto costerà almeno 8 euro.
  3. Questo vuol dire che il Comune di Bologna dovrà pagare un rimborso per ogni passeggero al di sotto di una soglia predefinita di utenze.
  4. Quindi spreca risorse pubbliche destinabili a opere necessarie e genera debito pubblico occulto.
  5. Infatti i rischi di impresa sono a carico soprattutto di TPER (azienda pubblica) mentre l’unico che ci guadagna di sicuro è il costruttore CCC (quello del Civis).
  6. L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici lo ha stroncato da tutti i punti di vista e il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di CCC contro questo parere.
  7. Sette come le persone che vanno a processo per irregolarità nell’esecuzione del bando, abuso d’ufficio, turbativa d’asta.

1 SOLO PESSIMO MOTIVO PER REALIZZARLO

  • CCC è un grande finanziatore del PD ed è l’emblema della commistione tra politica e malaffare, le grandi opere inutili servono a quello.

Comitato NO PEOPLE MOVER

https://nopeoplemover.wordpress.com

FB: nopeoplemover

Mail: nopeoplemover@gmail.com

7 buoni motivi PROCESSO

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Ecco il testo integrale dell’ordinanza del Consiglio di Stato

A seguire pubblichiamo il testo integrale dell’ordinanza del Consiglio di Stato in data 30 gennaio 2014 con la quale viene assegnata al Tar del Lazio la competenza sul giudizio di merito rispetto ai ricorsi proposti da Marconi Express, Ccc e Tper contro la delibera dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici sulla vicenda del People Mover. Ci rivediamo presto al Tar del Lazio!

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la presente

ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 8989 del 2013, proposto dalla società Marconi Express S.p.A., rappresentata e difesa dagli avvocati Angelo Piazza e Alessandro Botto, con domicilio eletto presso il primo in Roma, via Luigi Robecchi Brichetti, 10;

contro

Autorita’ per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato e presso la medesima domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

sul ricorso numero di registro generale 8990 del 2013, proposto dal Consorzio Cooperative Costruzioni – Ccc, rappresentato e difeso dagli avvocati Angelo Piazza e Alessandro Botto, con domicilio eletto presso il primo in Roma, via Luigi Robecchi Brichetti, 10;

contro

Autorita’ per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato e presso la medesima domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

sul ricorso numero di registro generale 9008 del 2013, proposto dall’Autorita’ per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture, rappresentata e difesa dall’Avvocatura Generale dello Stato e presso la medesima domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Consorzio Cooperative Costruzioni – Ccc;

nei confronti di Associazione Primavera Urbana;

sul ricorso numero di registro generale 9009 del 2013, proposto dall’Autorita’ per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture, rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato e presso la medesima domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Marconi Express Spa;

sul ricorso numero di registro generale 9014 del 2013, proposto dall’Autorita’ per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture, rappresentata e difes dall’Avvocatura Generale dello Stato e presso la medesima domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

contro

Tpr – Trasporto Passeggeri Emilia Romagna Spa;

nei confronti di Marconi Express Spa, Consorzio Cooperative Costruzioni – Ccc, Comune di Bologna;

per la riforma quanto al ricorso n. 8989 del 2013:

dell’ordinanza collegiale del T.a.r. Lazio – Roma: Sezione III n. 10100/2013, resa tra le parti, concernente regolamento di competenza territoriale ex art 15 comma 5 cpa, per procedimento ispettivo sull’affidamento lavori per il collegamento “people mover “ di Bologna;

quanto al ricorso n. 8990 del 2013:

dell’ordinanza collegiale del T.a.r. Lazio – Roma: Sezione III n. 10099/2013, resa tra le parti, concernente regolamento di competenza ex art 15 comma 5 cpa – per procedimento ispettivo sull’affidamento lavori per il collegamento “people mover “ di Bologna;

quanto al ricorso n. 9008 del 2013:

dell’ordinanza collegiale del T.a.r. Lazio – Roma: Sezione III n. 10099/2013, resa tra le parti, concernente regolamento di competenza ex art 15 comma 5 cpa, per procedimento ispettivo sull’affidamento lavori per il collegamento tipo “people mover di Bologna”

quanto al ricorso n. 9009 del 2013:

dell’ordinanza collegiale del T.a.r. Lazio – Roma: Sezione III n. 10100/2013, resa tra le parti, concernente regolamento di competenza ex art 15 comma 5 cpa, per procedimento ispettivo sull’affidamento lavori per il collegamento “people mover” di Bologna;

quanto al ricorso n. 9014 del 2013:

dell’ordinanza collegiale del T.a.r. Lazio – Roma: Sezione III n. 10098/2013, resa tra le parti, concernente regolamento di competenza ex art 15 comma 5 cpa, per procedimento ispettivo sull’affidamento lavori per il collegamento “people mover” di Bologna;

Visti gli atti di costituzione in giudizio dell’Autorita’ per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori Servizi e Forniture;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Visti gli artt. 15 e 16 cod. proc. amm.;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 28 gennaio 2014 il Cons. Gabriella De Michele e uditi per le parti l’avv. Piazza e l’avvocato dello Stato Carmela Pluchino;

Rilevato che con cinque distinti atti di appello, i cui estremi sono specificati in epigrafe, si contestano le ordinanze del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, Roma, sez. III, nn. 10098, 10099 e 10100 del 26.11.2013, con le quali detto Tribunale dichiara d’ufficio, ai sensi degli articoli 13 e 15 del codice del processo amministrativo (c.p.a.), approvato con d.lgs. n. 104/2010, la propria incompetenza territoriale ed indica come giudice competente il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Emilia Romagna, in quanto gli articoli 135, comma 1, lettera b) e l’art. 133, lettera l) c.p.a. non disporrebbero – separatamente considerati – una competenza funzionale inderogabile del Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio, con riferimento agli atti della citata Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, con conseguente applicabilità dei principi generali, di cui agli articoli 13 e 14 c.p.a., in base ai quali dovrebbe farsi riferimento all’efficacia locale degli atti impugnati, efficacia nella fattispecie limitata al territorio del Comune di Bologna;

Ritenuto che i predetti appelli (nn. 8989, 8990, 9008, 9009 e 9014 del 2013) debbano essere riuniti, per parziale connessione soggettiva e per l’identità della questione trattata;

Rilevato altresì che la questione in esame investe delibere dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP) , con cui si ravvisava la violazione di norme del codice degli appalti in rapporto ad una concessione di progettazione, costruzione e gestione di infrastrutture di trasporto fra l’aeroporto G. Marconi e la stazione FF.SS. di Bologna, con obbligo di costituzione di una società di progetto, nell’ambito della quale – secondo la citata Autorità – i soci che avessero concorso a soddisfare i requisiti di partecipazione non avrebbero potuto cedere le partecipazioni detenute, anche dopo l’emissione del certificato di collaudo;

Considerato che tutti gli appelli proposti avverso le citate ordinanze appaiono suscettibili di favorevole valutazione, in quanto l’impugnativa investe atti emessi da un’Autorità soggetta – contrariamente a quanto esposto nelle ordinanze appellate – alla competenza funzionale inderogabile del TAR del Lazio, sede di Roma, in base al combinato disposto degli articoli 135, comma 1, lettera c) e 133, comma 1, lettera l) c.p.a.

Le istanze di regolamento in esame vengono quindi accolte, nei termini precisati in dispositivo e, in riforma della ordinanze del TAR del Lazio nn. 10098, 10099 e 10100 del 26.11.2013, dichiara la competenza del medesimo TAR  del Lazio.

Quanto alle spese giudiziali, infine, il Collegio ne ritiene equa la compensazione, non emergendo posizioni differenziate fra le parti costituite.

P.Q.M.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sul regolamento di competenza in epigrafe, dichiara competente il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, sede di Roma.

Compensa le spese della presente fase.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 28 gennaio 2014 con l’intervento dei magistrati:

Luciano Barra Caracciolo, Presidente

Maurizio Meschino, Consigliere

Gabriella De Michele, Consigliere, Estensore

Roberta Vigotti, Consigliere

Carlo Mosca, Consigliere

DEPOSITATA IN SEGRETERIA

Il 30/01/2014

IL SEGRETARIO

(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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Anche Merola vuole entrare nel comitato No People Mover

Non avevamo fatto ancora in tempo ad invitare Romano Prodi alla prossima assemblea del Comitato No People Mover, che ora dobbiamo registrare la richiesta di adesione del Sindaco Merola.

Dopo l’illustre politico, che ha scaricato il progetto, anche il sindaco di Bologna inizia a vacillare, come si evince dall’estratto dell’intervista che riportiamo di seguito. La cosa davvero interessante è che l’ipotesi di Merola, sostituire il People Mover con il SFM, è esattamente ciò che questo comitato sta urlando in ogni modo da due anni, completamente inascoltato.

Meglio tardi che mai, ovviamente, ma ora ci spieghino perché avevano fatto sparire la fermata “Aeroporto” dal progetto del SFM e addirittura hanno progettato l’uscita di tale stazione dalla parte opposta rispetto all’aerostazione.

a seguire un’illuminante intervista di Matteo Bonzi a Virginio Merola pubblicata ieri da l’Unità – Emilia Romagna. Ormai il nostro punto di vista sembra trovare riconoscimento. Ecco il pezzo che riguarda il PM:

E il People Mover? L’Autority per i lavori pubblici ha detto che i rischi economici per il Comune sono troppo alti. E la giunta sembra aver molti dubbi sulla sua realizzazione.

«L’Authority ha detto che così il progetto non sta in piedi, valuteremo. Di certo, non faremo cose contro la legge. Ma al di là degli aspetti legali, sono le banche che cominciano ad avere dubbi a investire. Io sono pessimista, perché un’opera che viene discussa da 10 anni e non si concretezza, non mi sembra possa avere un futuro roseo. E ogni mese che perdiamo, va peggio. Se non si può fare il People Mover, faremo altro. Il Servizio ferroviario metropolitano è finanziato, potremmo lavorare su quello per raggiungere l’aeroporto».

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MEROLA E’ IMPAZZITO, OPPURE HA BEVUTO

Nell’intervista di Luciano Nigro a Virginio Merola pubblicata oggi da Repubblica – Bologna sono contenuti anche un paio di riferimenti alla vicenda del People Mover.  Sorprendenti le risposte: nessun accenno al project financing, ai patti parasociali e alla composizione di Marconi Express o al nuovo piano economico-finanziario dell’opera, ma un oscuro riferimento ai soldi ex metrò e a quelli che il Comune incasserà mettendo sul mercato le proprie quote di Interporto! Che sia ancora cambiato il progetto economico durante le vacanze pasquali? E poi, questo People Mover, non era gratis?
Attendiamo un’immediata smentita o precisazione. O forse è impazzito, oppure ha bevuto.
Bilancio, Merola: “Mi è toccato il mandato più duro”

Intervista al sindaco che affronta il tema Imu: “Abbiamo tagliato tutto, non potevamo fare di più”. E critica gli altri poteri della città. “Il Comune è l’unico che innova. Presto altri 30 milioni per l’edilizia scolastica”

di LUCIANO NIGRO

“L’aumento dell’Imu? Un sacrificio inevitabile per non colpire servizi essenziali dice Virginio Merola . Di più le spese non si potevano tagliare dopo che in tre anni lo Stato ci ha tolto 150 milioni. Ma si deve sapere che Bologna ora è in grado di recuperare ritardi e ripartire. Il miliardo di investimenti per il futuro non è una balla”.

“Ai 455 milioni di Crealis e fondi ex metrò presto si aggiungeranno i 30 per l’edilizia scolastica. Il ministro Profumo ha già firmato” annuncia Merola. “C’è una prospettiva e c’è una guida in grado di prendere decisioni, questo deve sapere una città incattivita e un po’ impaurita. E ora affronteremo con decisione il tema del rispetto delle regole, della pulizia delle strade e dei muri, dell’arredo urbano. Perché la prima infrastruttura alla quale guardiamo sono le persone che vivono a Bologna”.

Il sindaco parla a tutto campo delle questioni più scottanti, in un sabato mattina grigio e piovoso che pare rispecchiare lo stato d’animo di chi vive sotto le Torri. Il lungo inverno, per la giunta e per la città, non è ancora finito, sembra dire Merola, ma la primavera prima o poi arriva e noi torneremo a correre.
Intanto un nuovo acquazzone sta per piovere su 143mila famiglie.

Davvero la stangata dell’Imu non si poteva evitare? 
“Abbiamo tagliato il 15% delle spese su personale, affitti ed economato, ridotto il costo dei mutui e il debito. E siamo l’unico Comune che paga i fornitori entro 60 giorni. Ma siamo all’osso. Andare oltre significa colpire i servizi sociali. E sarebbe la cosa più ingiusta. Il punto è che i comuni non ce la fanno più, perciò ai grillini, al Pdl e al Pd dico: fate un governo e alleviate questa situazione”.

La Cisl non vuole che la manovra pesi tutta sulla prima casa, ma anche sui negozi e i capannoni industriali.
“Disponibili a confrontarci. Le imprese, però, sono già massacrate e pagano il 9,6 per mille. Credo che la soluzione sia concentrarsi sulle detrazioni alle fasce meno abbienti”.

La Cgil chiede un fondo per i cassintegrati e gli anziani, il calo delle tariffe nei nidi.
“E io voglio confermare lo sconto sulle rette per disoccupati e cassintegrati, aumentare gli sconti sull’Imu per le fasce deboli e i contributi a chi ha perso il lavoro e non riesce a pagare l’affitto, un’emergenza esplosiva. E sui nidi siamo gli unici in regione ad aver introdotto l’Isee che pesa le condizioni economiche delle famiglie”.

Il Pdl dice: fate pagare di più il nido ai ricchi.
“I ricchi ora al nido comunale non entrano nemmeno. Però mi lasci dire una cosa. So che il momento è difficile. Lo so tanto bene che in campagna elettorale dissi: ‘se tutto vi va bene, io non vado bene’. Questo è il mandato in cui recuperare il troppo tempo perduto. È in queste fasi che occorre il coraggio delle riforme e dei cambiamenti mettendo al centro le persone, non gli apparati. Perciò stiamo per varare l’Asp unica che cambierà il welfare. Perciò intendo chiudere il capitolo del precariato nella scuola, assumendo le persone in pianta stabile”.

All’Asp Irides? Trecento persone con il contratto degli enti locali che è meno costoso di quello della scuola?
“Vedremo. Di contratto discuteremo con i sindacati. Ma i nodi vanno affrontati”.

A proposito di scuola, il referendum sarà occasione di nuove spaccature. 
“Invece di guerre di religione che creano solo rancori, è tempo di una battaglia comune per la scuola pubblica. Noi diamo un sacco di soldi all’istruzione, 128 milioni su 500: un quarto del nostro bilancio”.

È soddisfatto dei suoi primi 21 mesi da sindaco?
“Lo sono, nonostante i mille problemi. Prenda il nodo delle infrastrutture. In dieci giorni abbiamo archiviato due vecchi pasticci come il Civis e il metrò. Ora abbiamo 455 milioni da spendere. In dieci mesi lavoreremo sodo ai progetti esecutivi. Nel 2014 apriremo i cantieri. Presto di aggiungeranno i 30 milioni per l’edilizia scolastica. Resta da sciogliere il nodo People mover e del collegamento ferroviario con l’aeroporto”.

Lo farete con i soldi ex metrò?
“Con quelli e con i 20 milioni delle azioni Interporto. Ma dico di più: siamo pronti anche sulle aree ferroviarie e militari. Il mercato ora è fermo, ma quando riparte noi saremo i tra i primi a scattare. C’è una prospettiva per questa città, l’ho toccato con mano visitando tante imprese. E c’è una guida pronta a prendere decisioni. Anche impopolari, se occorre”.

Come quella sui rumori?
“Le regole vanno rispettate, da tutti. Su questo non può esserci discussione. Perciò abbiamo fatto le norme sui dehors e sui decibel. Perciò rilanceremo con decisione la pulizia delle strade e dei muri. Bologna è una città incattivita e anche impaurita. Ha bisogno di cure e di rassicurazione. Ma anche di regole. È finito il tempo in cui il sindaco era chiamato a fare il padre che doveva risolvere tutti i problemi. Con i figli dediti a lotte fratricide come Caino e Abele”.

Allude ancora al referendum?
“Non solo. Se devo essere sincero, il rinnovamento l’ho visto solo in Comune e nel consiglio comunale. Alla Camera di Commercio ci si divide quando ci vorrebbe unità. Nelle fondazioni e nelle banche il ricambio avviene tra persone di 75 anni. Sa qual è il bello del mio mestiere? Che è davvero a termine. Mi faccio forte di questo, per prendermi le mie responsabilità”.

(31 marzo 2013)

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Usare meglio quello che c’è è l’investimento

Pochi utilissimi dati di riferimento che rinforzano le nostre posizioni sull’usare al meglio e in modo integrato quello che c’è.

Uno studio sviluppato dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con l’Autorità Portuale di Trieste e la società di logistica Alpe Adria, presentato il 12 febbraio (che prende in considerazione 53 terminali intermodali attualmente presenti sul territorio italiano) prevede di utilizzare in modo più efficiente e organico il patrimonio di infrastrutture già esistente, come le ferrovie e i terminal intermodali.

Invertire l’attuale dinamica competitiva strada-rotaia consentirebbe di abbattere i costi esterni che gravano sull’ambiente, fino al 57% dell’ammontare complessivo prodotto dal trasporto su strada, con un risparmio stimabile attorno ai 3 miliardi di euro l’anno.

Dall’analisi dell’attuale situazione inerente il flusso del trasporto merci, infatti, la ripartizione strada/ferrovia è pari al 94% per la strada ed al 6 % per la ferrovia, mentre la somma totale del movimentato alternativo alla strada, cioè ferrovia più cabotaggio più idrovia, nel complesso raggiunge una quota del 13%.

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Vogliamo i treni, le bici e la ragionevolezza

L’intermodalità treno-bici a Bologna città metropolitana non decolla. Da questo video si può capire perché l’accesso della bicicletta sul treno è diminuito nell’ultimo anno. Il modello proposto dall’assessore regionale alla mobilità Peri confligge con quello proposto da città europee come Amsterdam e Copenhagen. I risultati e le differenze si vedono.
Realizzato da Consulta della Bicicletta Bologna

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OGGI PEOPLE MOVER IN CONSIGLIO COMUNALE: LE NOSTRE 7 DOMANDE

Tra circa un’ora si discute in consiglio comunale la proposta del consigliere del Movimento 5 Stelle Marco Piazza di fermare il progetto. Alleghiamo (IN FONDO ALL’ARTICOLO) la struttura dell’intervento di Piazza e proponiamo in aggiunta altre sette domande per l’amministrazione.

Preghiamo inoltre tutti i cittadini interessati di raggiungerci nella sala del consiglio per vigilare su questa importante seduta e mettere ulteriore pressione su chi deve decidere del futuro di Bologna.

LE NOSTRE 7 DOMANDE

1) Si è misurato quanto consumo di suolo comporta la costruzione di un nastro di cemento di sei chilometri ( per quanto sopraelevato) dalla stazione all’aeroporto? Non è una delle priorità dell’amministrazione, gridate a squarciagola in tutti i grandi convegni, in particolare nel PSM, combattere  questo fenomeno?

2) Per quanto riguarda l’sfm si dimentica che è già completata e da dicembre 2012 perfettamente operativa la stazione sotterranea dell’alta velocità, per cui si liberano da subito tre o quattro binari passanti delle linee superiori, rendendo immediatamente implementabile il progetto sfm. Invece di andare avanti ostinatamente con un progetto discutibile e discusso come il PM, non sarebbe meglio sperimentare il ripristino della fermata aeroporto che potrebbe essere rapidamente attivabile e verificare i risultati in termini di utilizzo dei passeggeri con qualche accorgimento e poca spesa?

3) Abbiamo più volte dimostrato che, se si tiene conto della effettiva matrice origine – destinazione dei passeggeri che si recano al Marconi, il P.M. alla fine garantisce un risparmio medio solo di qualche minuto sui tempi di percorrenza rispetto al SFM a regime. Il P.M. è davvero conveniente solo per chi arriva da sud (Firenze) con l’alta velocità e si trova a quel punto già in stazione. Davvero vogliamo spendere 110 milioni di euro per risparmiare in media 3-4 minuti?

4) Va ricordato che TPER deve “spegnere” il BLQ; ma chi ci garantisce che qualcun altro non decida di aprire di nuovo un collegamento su quella tratta? A questa considerazione si collega il discorso del costo del biglietto del P.M., che va sempre più lievitando nelle previsioni. Non conosciamo ancora il piano economico finanziario definitivo, ma possiamo ipotizzare che si debba fissare un prezzo compreso tra 7,5 e 8,5 euro. Ci si rende conto che questo può costituire una “barriera all’ingresso” per una consistente fetta di clientela del Marconi, fatta di frequentatori assidui dei voli delle compagnie “low cost”, e complicare di molto il quadro economico-finanziario dell’opera? Si è pensato che basta essere in due persone ad andare al Marconi assieme per rendere più conveniente il taxi, che oltretutto è più comodo come servizio se non ci si trova già per qualche altro motivo in stazione?

5) Si sa da tempo che l’aeroporto Marconi nei prossimi anni subirà modifiche consistenti, che riguarderanno anche una ridislocazione dei terminal passeggeri. Di mezzo però c’è una zona militare che non è in alcun modo aggirabile. Quindi tra qualche anno chi scende dal P.M. dovrà farsi a piedi quasi un chilometro con le valigie per raggiungere il proprio terminal. L’unica cosa sensata è pensare ad un mini P.M. tra la fermata del SFM a Borgo Panigale Scalo e il nuovo terminal. Infatti nel progetto originario della Provincia il PeopleMover era proprio previsto solo per la tratta stazione SFM Aeroporto/Aeroporto G.Marconi. La stessa provincia dava al collegamento tramite sfm con l’aeroporto prioritaria importanza e si parla del PeopleMover nei termni citati sopra. Se è vero che in un grande progetto particolari marginali possono essere modificati, possono esserlo anche i pilastri fondanti sui quali sono state condotte tutte le analisi di fattibilità economiche ed organizzative?

6) Ancora si potrebbe sottolineare come i fondi già messi a disposizione dalla Regione (27 milioni di euro) sono fondi europei destinati alle aree sottosviluppate (F.A.S.) e, dopo il grave terremoto che ha colpito la nostra regione, non si capisce perché si debba dare priorità alla costruzione del P.M. anziché alla ricostruzione delle zone terremotate. In questo modo il Comune si rende moralmente complice di una grave “distrazione” di fondi da parte della Regione nei confronti di chi ne ha davvero bisogno. E se proprio non si vogliono aiutare i terremotati, ci sono allora da tamponare le enormi falle nei fondi per il T.P.L. che si sono aperte grazie ai tagli dei governi Berlusconi e Monti.

7) Ricordiamo infine che è sempre mancato, da parte dell’Amministrazione comunale, un confronto a viso aperto con i cittadini su questo tema. Dopo la mancata concessione dell’istruttoria pubblica, e nonostante le promesse, non ci sono più stati momenti di partecipazione. Che senso ha sbandierare i percorsi partecipati se poi i cittadini non vengono chiamati in causa sulle decisioni importanti?

L’INTERVENTO DI MARCO PIAZZA

–          Il progetto esecutivo del PM e’ stato approvato a febbraio di quest’anno senza però il piano economico finanziario definitivo che manca ancora oggi. L’approvazione del progetto esecutivo è passato attraverso numerose prescrizioni tecniche tra le quali anche capacità del sistema che era uno dei punti denunciato da più parti (cito l’approfondita analisi dell’architetto Gualdi per tutti)

–          Ho richiesto 2 udienze conoscitive una per conoscere l’attuale situazione del progetto, le prescrizioni fatte e come sarà realizzato il sistema, e una per fare il punto sulla situazione societaria con l’Ing Finzi e soprattutto sentendo dalla presidente di TPER d.ssa Gualtieri (subentrata ad ATC) cosa ne pensa della partecipazione di TPER in ME alla luce degli attuali patti parasociali rimasti immutati nonostante gli esposti alla corte dei conti e Procura della Repubblica e l’ampio dibattito sviluppatosi

 

–          Patti parasociali e partecipazione pubblica. Non c’e’ bisogno che ricordi che il 25% di ME e’ TPER e che in virtù dei patti parasociali TPER dovrà pagare il costo del PM a CCC (l’altro socio) che rientrerà delle spese di costruzione non attraverso la gestione (come dovrebbe essere un project financing) ma perché glieli ridà una società pubblica come se fosse un appalto. Per questo ci sono già esposti alle procure competenti. Non si può dire che non costa niente per il pubblico. Così com’e’ e’ tutto a carico del pubblico interessi compresi. Attenzione non dimentichiamoci degli interessi che sono tanti altri milioni di euro che ricadranno (secondo i patti) tutti sul socio pubblico.

 

–          Poi RATP non e’ ancora certo che entri. Hanno manifestato interesse. Ma ancora non c’e’ niente di sicuro. Hanno detto che vogliono vedere il piano definitivo come è giusto che sia: prima si . Che ancora non c’e’. Giustamente prima di decidere se fare il passo prima vogliono sapere se conviene. E se anche entrano la questione non sarà del tutto risolta finchè ci sarà una società pubblica a sobbarcarsi parte dei costi che dovrebbero invece rientrare con la gestione dell’opera come in un qualunque project financing

 

–          E il piano economico finanziario definitivo, non mi risulta ci sia ancora e dopo le notizie sul Lazzaretto e la necessità di rivedere al ribasso le stime di passeggeri del Marconi, far quadrare i conti e’ difficile.

 

–          E parliamo dei passeggeri del ME: 2008 -3,1% e sarebbe stato peggio se da ottobre Ryanair non avesse spostato 7 rotte a Bologna. 2009 e 2010 crescita a due cifre grazie al completo trasloco di Ryanair da Forlì. Ma se guardiamo i valori assoluti, Ryanair aveva promesso 800K passeggeri, ma la crescita e’ solo di 550K nel 2009: quindi o Ryanair ne ha portati meno oppure le altre compagnie continuavano a perdere in sottofondo. Nel 2010 Ryanair aumenta le rotte e la crescita e’ ancora a 2 cifre (a scapito di Forli che muore). Nel 2011 Ryanair non incrementa più le rotte e Dicembre 2011 riemerge il trend che secondo noi non e’ mai smesso ma ero solo nascosto dai dati di Ryanair: dicembre 2011 tira il freno a mano. E poi ancora cali di passeggeri febbraio, marzo…. Quindi le stime dei passeggeri vanno riviste sia perché l’aeroporto farà meno passeggeri sia per il calo del Lazzaretto che conterà poco ma non aiuta e leva ulteriore senso al progetto

 

–          Infine, siamo d’accordo con un collegamento efficiente aeroporto – stazione, ma con la giusta capacità e che magari possa interagire sinergicamente con le strutture trasportistiche già presenti. E guarda caso strutture trasportistiche sono presenti. C’e’ l’SFM che da un lato si cerca di finanziare con i fondi del CIPE, un SFM che ha disperatamente bisogno di fondi per mezzi adeguati, per l’interramento a doppio binario di una delle sue linee portanti che a 1 linea sola strozzerebbe. Un SFM più che mai attuale ora che andiamo verso la città metropolitana. Allora facciamo una sola cosa fatta bene. I fondi per l’SFM non bastano: mettiamoci anche i 110 milioni del people mover. In questo l’SFM e’ strategica e vitale per decongestionare le strade. E’ il progetto di mobilità metropolitana per eccellenza.  Il People Mover e’ un lusso che ora non ci si puo’ permettere in un momento come questo.

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Nuovo volantino No People Mover da diffondere

Scaricate i file e inoltrateli via mail a parenti, amici, colleghi e conoscenti, il vostro contributo è importante, anzi… è indispensabile!

Se siete disponibili anche a fare volantinaggio, inviateci una mail a nopeoplemover@gmail.com e vi diremo dove ritirare i volantini cartacei. Grazie!

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