Archivio per aprile 2013

UN PRIMO MAGGIO DI LOTTA CONTRO CRISI ED AUSTERITÀ

Il Primo maggio saremo in Piazza contro le politiche d’austerità imposte dall’Unione Europea, dalla BCE e FMI, politiche di massacro sociale e di svendita di diritti e beni comuni sostenute sia dal centrodestra che dal centrosinistra.

Un primo maggio per chi sta lottando per il diritto al lavoro, al reddito, all’abitare, per rivendicare i diritti sociali, dalla scuola al trasporto pubblico, dalla sanità all’acqua pubblica, contro le privatizzazioni e le speculazioni, per la democrazia dentro i posti di lavoro e nella società.

Mentre i sostenitori del “patto tra produttori” vogliono piegare una scadenza storica di lotta e di orgoglio agli interessi del padronato, noi saremo in piazza per rivendicare che non ci sono interessi comuni tra lavoratori, settori popolari e i padroni, per rivendicare la necessità del conflitto e della resistenza.

L’appuntamento per tutti/e è per il 1 maggio alle ore 10 in p.zza Verdi per attraversare la Bologna delle lotte e delle vertenze sociali e sindacali. Tappe fondamentali del percorso saranno:

–       il provveditorato degli studi per ribadire la nostra ferma posizione contro i finanziamenti alle scuole private con soldi pubblici;

–       Hera per ribadire il diritto all’acqua pubblica sancito dal referendum e by passato per garantire rendite e profitti;

–       Tper contro le privatizzazioni del Trasporto Pubblico e contro le grandi opere inutili come il People Mover;

–       infine i comizi finali di fronte alla Caserma Sani, luogo simbolo del patrimonio pubblico lasciato al degrado piuttosto che alla possibilità del riutilizzo degli stabili per il diritto all’abitare.

Nel pomeriggio dalle 14.00 festeggeremo in p.zza dell’Unità con il III Gala’ dell- Internazione Trash Ribelle, organizzato da XM 24.

Rivolta il Debito Bologna

Sinistra Critica Bologna

USB Emilia-Romagna

Asia USB

Lazzaretto Autogestito

Officine Vulcaniche

Rete dei Comunisti

Comitato No People Mover

Comitato No Debito Bologna

XM 24

Partito Comunista dei Lavoratori

Laboratorio Crash

Circolo Anarchico “ Camillo Berneri”

Si Cobas

Hobo

Tpo

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25 Aprile, PRATELLO R’ESISTENTE

Nell’augurare BUONA LIBERAZIONE, come memoria e come pratica, a tutti e a tutte voi, vi invitiamo a venirci a trovare alla festa del Pratello R’Esistente, dove saremo presenti tutto il giorno con un banchetto informativo.

A domani.

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People mover, Zamboni per 4 ore davanti ai pm

da Repubblica.it

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2013/04/18/news/people_mover_zamboni_per_4_ore_davanti_ai_pm-56926258/

L’ex assessore al Traffico della giunta Cofferati sentito in procura come testimone: “A me sembrerebbe logico affidare la gestione ad Atc”

di LUIGI SPEZIA

People mover, Zamboni  per 4 ore davanti ai pm 

L’ex assessore Zamboni esce dalla procura

L’ex assessore alla Mobilità della giunta Cofferati Maurizio Zamboni è stato sentito per tutta la mattinata dai pm Giuseppe Di Giorgio e Antonella Scandellari e dalla Finanza, come persona informata dei fatti, nell’ambito dell’inchiesta sul progetto People mover, che vede indagati di abuso di ufficio la presidente della Provincia Beatrice Draghetti, l’ex sindaco di Bologna Flavio Delbono e alcuni tecnici comunali.

Uscito dagli uffici di via dei Tribunali, Zamboni ha fatto alcune dichiarazioni: ” Mi hanno chiesto la ricostruzione dei fatti dal 2004 al 2009, periodo in cui ero assessore e in cui venne fatto l’appalto. Di quello che è successo dopo nulla so e posso dire”. Al centro dell’inchiesta c’è l’accordo, messo per iscritto, in base al quale il Ccc, vincitore della gara in project financing, decise di affidare la gestione ad Atc con oneri a carico di quest’ultima, un’azienda pubblica. Secondo l’accusa, si è trattato di far rientare dalla finestra ciò che con l’affidamento ai privati si era cercato di evitare, cioè un costo per l’amministrazione pubblica.

“Non conosco queste carte, non me le hanno mostrate e quin di nulla posso dire al riguardo”, ha detto Zamboni, che ha aggiunto: ” Se devo portare una scolaresca a fare una gita scolastica,

io che la organizzo devo pur chiamare un pullman, non certo portare tutti con le auto. A Bologna c’è Atc e questo è stato il gestore scelto. Poteva essere un altro, ma questo è il concetto: la gestiione doveva essere affidata ad una azienda di trasporti”. Zamboni si è detto ” non contento” che il progetto non sia andato in porto: “Concluderlo prima dell’Expo di Milano sarebbe stata una grande opportunità per Bologna”.

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Incontro pubblico sul destino del People Mover

Contrariamente a quanto pensiamo noi, il governo della città di Bologna sostiene che il People Mover serva come l’aria. Ma l’inizio dei lavori continua ad essere rimandato, così come il piano economico finanziario. Inoltre, nonostante le nostre 4.000 firme, è stato rimandato indefinitamente il percorso partecipato promesso dal Comune che avrebbe dato ai cittadini gli effettivi strumenti per capire se stiamo o meno morendo d’asfissia.
In questo drammatico scenario cardio-respiratorio chiediamo a tutte le forze politiche, economiche e sociali di Bologna e Provincia di incontrare la cittadinanza e prendere pubblicamente posizione rispetto al proseguimento dell’odissea People Mover.
Pertanto abbiamo invitato a tutti i soggetti interessati questo invito:

Cittadine e Cittadini

Lavoratrici e Lavoratori

Forze politiche 

Sindaci, presidenti, giunte e gruppi consiliari comunali, provinciali e regionali

Sindacati

Sindacati e lavoratori del trasporto pubblico e di ATC e TPER

Organizzazioni imprenditoriali

Camera di commercio

Movimenti, Forum, Comitati e Associazioni della società civile e professionale

dell’area urbana e metropolitana della Provincia di Bologna

 

Presidenza e Dirigenza di TPER, SAB, MARCONI EXPRESS, RYAN AIR

 

Il progetto della monorotaia People Mover nasce in un momento socioeconomico molto diverso dall’attuale, con uno stile politico oramai tramontato ed un coinvolgimento partecipativo inesistente, in evidente contrasto con la strategia di moderna metropolitana urbana ed extraurbana del Servizio Ferroviario Metropolitano, prioritaria per il piano provinciale PTCP in essere e per il programma elettorale dell’attuale Sindaco Merola.

 

Il People Mover ha sollevato dubbi ed opposizione tecnicamente motivata, perplessità e contrarietà in  maggioranza comunale e nello stesso PD, quasi 4.000 cittadini in pochi giorni hanno firmato per una istruttoria pubblica negata dai partiti.

 

Come ignorare la mancanza del piano economico finanziario a oltre 15 mesi dalla data annunciata di avvio lavori, l’assenza di vero capitale di rischio privato desideroso di sano reddito d’impresa, non garantito da accordi con il Comune o da piani di project financing che prevedono attraverso alchimie societarie con TPER di lasciare sulle spalle del debito pubblico tutti gli oneri, la presenza della stazione Aeroporto del SFM bloccata al grezzo, la stazione Fiera attivata da tanti anni e recuperabile efficacemente dal SFM, la perdita per strada di un elemento considerato fondamentale come il  Polo Universitario del Lazzaretto?

 

Come minimizzare la concorrenza già attivata da tempo di sistemi di trasporto tramite navetta bus a livello regionale ed extra regionale ed il “carino ma non necessario” espresso da Ryan Air, la sola in grado di garantire il mantenimento e lo sviluppo dell’aeroporto di Bologna?

 

Perché insistere, dopo Metrò e Civis, per un terzo costoso sistema di trasporto non integrato trascinando di nuovo le istituzioni in indagini giudiziarie culminate con 11 avvisi di garanzia?

 

I cittadini sono sbigottiti di tanto accanimento.

 

E’ indispensabile e democratico chiamare urgentemente tutte le forze politiche, socio/economiche, comitati e movimenti della società civile ad un confronto pubblico assieme alla cittadinanza metropolitana per chiarire le proprie posizioni ed assumersi le relative responsabilità.

 

Siamo quindi a promuovere ed invitarvi all’incontro
“People Mover : perché tanto accanimento?”

giovedì 18 aprile ore 20.20,

Sede Quartiere San Vitale, Vicolo Bolognetti 2, Sala Silentium

 

La vostra partecipazione potrà essere comunicata ad nopeoplemover@gmail.com

 

Saluti

Comitato NO PeopleMover

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Il giornalismo d’assalto

Carlino_090413 – In allegato l’intervista di Pierfrancesco Pacoda a Massimo Iosa Ghini pubblicata ieri dal Resto del Carlino. L’architetto bolognese, al quale la Triennale di Milano dedica una mostra, è noto anche per essere l’autore del progetto del People Mover. Ecco la parte eclatante dell’intervista:
Se dovesse indicare un’opera necessaria a Bologna?
“Il People Mover, sicuramente, e poi tutto il sistema di movimento. E’ questo il vero problema che la politica deve affrontare”.
In pratica il giornalista chiede a Iosa Ghini quale sia l’opera più importante, ed egli risponde: beh, quella che ho pensato io.
Non fa una piega. Soprattutto se dovesse ottenere incarichi nella realizzazione dei lavori.

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Passante Nord: Autostrade dà il via, ma un mese fa l’opera era “insostenibile”

di David Marceddu

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/03/passante-nord-autostrade-da-il-via-ma-un-mese-fa-lopera-era-insostenibile/550102/

Ennesimo colpo di scena nel contestatissimo progetto che taglierebbe la pianura padana da est a ovest. Entro luglio 2013 la società dei Benetton presenterà un progetto in base al tracciato suggerito dagli enti locali. Anche se non più di 30 giorni la stessa società ne aveva contestato l’utilità ai fini del decongestionamento del traffico

Se non ci fossero di mezzo miliardi di euro e il rischio di una colata d’asfalto di decine di chilometri, ci sarebbe da ridere. La storia del Passante nord, la bretella autostradale ideata 10 anni fa per spostare il traffico autostradale di Bologna della A1 – A14 più a nord, decongestionando il tracciato attuale che passa nella periferia della città, vive l’ennesimo colpo di scena. Alcune settimane fa un consigliere regionale del Partito democratico, Giuseppe Paruolo, aveva pubblicato stralci di uno studio della società Autostrade per l’Italia (che dovrebbe costruire l’opera) che sostanzialmente metteva in discussione la stessa utilità della strada ai fini del decongestionamento del traffico e la ”la sostenibilità trasportistica dell’intervento”.

 

Sembrava la pietra tombale su un’opera contestata. Nessuno aveva smentito le rivelazioni di Paruolo, ex vicesindaco con Sergio Cofferati e ora in quota Renzi. Eppure dopo appena 12 giorni ecco arrivare l’annuncio da Roma: ”Autostrade per l’Italia si è impegnata a presentare entro il prossimo mese di luglio 2013 il progetto preliminare dell’opera assumendo come riferimento il tracciato autostradale indicato dagli enti locali sulla base del quale verranno fatti tutti gli approfondimenti trasportistici e analizzate le possibili ottimizzazioni”, dicono soddisfatti in una nota tutti gli enti locali a guida Pd, Regione, Provincia e Comune di Bologna.

Avanti tutta sul Passante nord, dunque. Nella riunione di martedì a Roma, presenti il governatoreVasco Errani e il sindaco di Bologna Virginio Merola, si è deciso sostanzialmente di accelerare e arrivare in appena tre mesi, entro luglio appunto,a un progetto che tenga conto delle ”analisi” e delle ”indicazioni che il sistema degli enti locali bolognesi ha messo sul tavolo”. Molti Comuni della cintura bolognese, spalleggiati da un Comitato di cittadini guidato da Gianni Galli, si erano infatti ribellati alla grande opera che avrebbe compromesso i loro territori. Così tra le proteste accese, Autostrade per l’Italia a luglio 2012 aveva minacciato di uscire dai giochi e portare via i suoi soldi (l’opera sarà finanziata proprio dal concessionario privato) se entro la fine del 2012 gli enti locali non avessero presentato una soluzione che mettesse d’accordo tutti.

Adesso, nonostante nei documenti di Paruolo, Autostrade parli di un’opera che non porterà alcun ”netto miglioramento”, e nonostante i dubbi persino nei vertici del partito emiliano dopo le ultimerivelazioni, sembra che tra gli amministratori Pd e la società dei Benetton sia tornata l’armonia. La soluzione che porterà al Passante nord, opera voluta oltre che dal Pd, anche dall’Ance, l’Associazione costruttori e dalle cooperative, verrà probabilmente messa nero su bianco nel progetto preliminare promesso per luglio 2013.

Il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Andrea Defranceschi, da sempre contrario all’opera, è caustico: ”Per quale recondito e misterioso motivo Autostrade dovrebbe presentare un progetto per qualcosa che ha chiaramente detto di non voler fare? Quale vantaggio a noi sconosciuto otterrebbe? Infine, dato non secondario, il costo: 1,3 miliardi di euro per la disponibilità dei quali, guarda caso, è stata concessa una proroga fino a fine anno. Se il progetto arriva a luglio, credono sia possibile approvarlo entro cinque mesi? Con l’impatto che avrebbe? Non scherziamo”.

Cronistoria di una grande opera. L’opera per la quale Autostrade per l’Italia ha messo in campo un miliardo e 300 milioni di euro, secondo il progetto pensato ormai 10 anni fa, doveva essere lunga 40 chilometri, con quattro caselli autostradali e tre corsie per senso di marcia. Il progetto ottenne ilbenestare di quasi tutti gli amministratori dei paesi che sarebbero stati interessati dai lavori. Ma la Commissione europea nel 2010 fece andare tutto a rotoli chiedendo una modifica. Così com’era infatti non poteva essere considerato una deviazione della A14, ma una nuova opera. Per questo motivo sarebbe servito un bando di gara europeo, impossibile da prendere in considerazione visto che il Passante si farà solo coi soldi di Società Autostrade. 

Da qui la nuova idea di Società Autostrade, poi bocciata, di Passantino: appena due corsie per senso di marcia e un impatto ambientale maggiore sui paesi della cintura urbana a nord. Ma non c’è solo questo. Tra le rivelazioni di Paruolo del 19 marzo c’è anche la questione della tangenziale a pagamento, prospettata da Autostrade nonostante finora sia sempre stata gratuita.

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