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People Mover Bologna, dopo 7 anni il Comune dà il via al cantiere delle polemiche

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/31/people-mover-bologna-dopo-7-anni-il-comune-da-il-via-al-cantiere-delle-polemiche/2177348/

People Mover Bologna, dopo 7 anni il Comune dà il via al cantiere delle polemiche

I tecnici, dice la società Marconi Express, sono già al lavoro nella zona dove sorgerà la monorotaia che collega la stazione e l’aeroporto. La vicenda dell’appalto è da alcuni mesi a processo davanti al tribunale

di David Marceddu

Ora è ufficiale: partono i lavori per il People mover a Bologna. Stando a quanto riferisce la società Marconi express, partecipata al 75% dal colosso bolognese delle coop rosse Ccc (Consorzio cooperative costruzioni), i suoi tecnici sono già al lavoro nella zona dove sorgerà la monorotaia da 5 chilometri che collegherà stazione e aeroporto. Alcune aree sarebbero già state transennate e i lavori dovrebbero concludersi in tre anni esatti. L’annuncio è arrivato sabato mattina 31 ottobre durante una conferenza stampa in comune a Bologna alla presenza del sindaco Pd Virginio Merola, degli assessori comunale e regionale ai trasporti Andrea Colombo e Raffaele Donini (entrambi Pd) e della numero uno della Marconi express Rita Finzi.

L’opera sarebbe dovuta partire molti anni fa, ma proteste e dubbi sull’utilità dell’opera e su come era stato affidato l’appalto, hanno fatto slittare di molti anni il via ai cantieri. La vicenda dell’affidamento dell’appalto in project financing (ma con oltre un quarto dei fondi stanziati da enti e società pubbliche), è infatti da alcuni mesi a processo davanti al tribunale di Bologna: alla sbarra, tra gli altri, l’allora numero uno di Ccc Piero Collina e quello di Atc Francesco Sutti, accusati di turbativa d’asta e abuso d’ufficio e l’ex sindaco Pd Flavio Delbono, accusato di abuso d’ufficio assieme ad alcuni funzionari comunali. Secondo l’accusa dei pm Antonella Scandellari e Francesco Di Giorgio (che hanno indagato coordinati dal procuratore aggiunto Valter Giovannini) nel 2008 il bando di gara sarebbe stato predisposto dai funzionari comunali in modo tale da consentire a Ccc di presentare l’offerta economica più vantaggiosa, ma “reggentesi con gli accordi occulti” tra Sutti e Collina. Un altro processo partirà a febbraio 2016 davanti alla Corte dei conti dell’Emilia Romagna: la procura contabile ha infatti chiesto all’intera giunta Delbono di pagare diversi milioni di euro per presunto danno erariale.

L’appalto del People mover è un project financing, e quindi l’opera sarà costruita e gestita da un privato che si ripaga coi soldi dei biglietti. Ma i patti parasociali firmati dopo la vittoria dell’appalto da parte di Ccc portarono Atc (l’azienda comunale dei trasporti, oggi Tper) dentro la società di progetto Marconi express. In questo modo il pubblico, che già finanzia ampiamente l’opera (27 milioni di euro arrivano solo dalla Regione) si assumerà parte dei rischi di un eventuale flop del servizio. “L’opera è strategica e per questo la abbiamo finanziata. Il livello penale è affidato alla magistratura, della quale abbiamo massima fiducia e riguarda ipotesi di responsabilità individuali”, spiega ora Donini annunciando i fondi regionali. “Rispettiamo il lavoro della magistratura e vediamo come finiranno tutte le indagini – gli fa eco il sindaco Merola – però è importante dire ai cittadini che questa giunta non è coinvolta in nessuna indagine, se permettete. E quindi noi andiamo avanti sereni”.

Intanto il Comitato No People mover, che da anni si oppone alla monorotaia, promette battaglia. “Faremo iniziative per bloccare i cantieri”. L’avvocato Domenico Morace che rappresenta il Comitato al processo in corso dove si è costituito parte civile (mentre né Comune né Regione lo hanno fatto) ha presentato un’istanza alla Procura per chiedere il sequestro dei cantieri e dei milioni messi già a disposizione dalla Regione.

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Comunicato stampa: Sequestro dei cantieri PM e inaugurazione stazione aeroporto

30 ottobre 2015

Nella giornata in cui il Comune di Bologna certifica la sua dipendenza dalla parte peggiore del mondo cooperativo, quello della colata di Idice e del Civis, per intenderci, il Comitato No People Mover annuncia due iniziative di lotta importanti.

1) abbiamo presentato  ai Pubblici Ministeri Scandellari e Di Giorgio istanza per sollecitarli a richiedere al Tribunale di Bologna il sequestro dei cantieri di cui è prevista l’apertura nonché il sequestro di tutte le somme pubbliche stanziate, al fine di evitare l’aggravarsi delle conseguenze dei reati contestati nel noto processo People Mover. 
I recenti fatti saranno poi oggetto di ulteriore segnalazione all’Autorità di Vigilanza Anticorruzione.
2) domani alle ore 10.30 inaugureremo la stazione SFM AEROPORTO di via Bencivenni, già costruita al grezzo e bloccata perché rappresenta la vera alternativa, più economica ed efficiente, al People Mover. Invitiamo tutta la città a venire a fare festa con un rinfresco offerto da noi. Mostreremo concretamente quanto questa stazione sia vicina all’aeroporto.
Nella città in cui il Pd e Merola sbandierano il tema della “legalità” oggi si compie una grande ingiustizia ed un atto illegittimo.
Bloccheremo l’apertura dei cantieri.
Comitato No People Mover

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People mover, l’aeroporto c’è. Oggi il summit dei soci dell’opera

Articolo di Olivio Romanini pubblicato martedì 5 maggio 2015 dal Corriere di Bologna.

People mover, l’aeroporto c’è. Oggi il summit dei soci dell’opera

Marconi Express sancirà l’ingresso di Sab. Fiducia per l’ok delle banche

Oggi si riunisce l’assemblea dei soci di Marconi Express, la società che dovrà realizzare e gestire il People mover, la navetta sopraelevata destinata a collegare la stazione di Bologna e l’aeroporto Marconi. All’ordine del giorno c’è la modifica dello statuto e dei patti parasociali per recepire l’ingresso in partita di Sab, la società di gestione dell’aeroporto che ha deciso di partecipare, con una formula a metà tra un finanziamento e l’ingresso come azionista. La decisione dell’aeroporto, mancherebbero ancora alcuni dettagli, arriva dopo una lunghissima riflessione probabilmente legata anche alla necessità di non interferire con il percorso di quotazione in Borsa. Naturalmente i patti parasociali e lo Statuto verranno modificati non per fare un esercizio di stile ma in ordine all’avvio imminente dei cantieri dell’opera che è previsto per la prima settimana di giugno. In realtà ci sono due questioni che scorrono in parallelo. Da un lato la Marconi Express ha esigenza di iniziare il prima possibile i lavori (si fa per dire visto che dell’opera si discute da dieci anni) perché c’è un impegno con Rete ferroviaria italiana su una data di fine lavori piuttosto stringente. Per questo con il Comune ha già concordato, nero su bianco, di far partire i cantieri la prima settimana di giugno. Ma c’è un secondo aspetto assolutamente rilevante che deve andare a posto: l’ok formale di tutte le banche. Nelle scorse settimane è arrivata la delibera di Unipol Banca mentre è attesa per questa settimana la decisione e nel caso positivo, l’eventuale delibera, del comitato crediti di Unicredit. Poi manca Banca Imi che però, secondo i bene informati, sarebbe stata rassicurata dall’intervento dell’aeroporto. Questa partita si è trascinata per talmente tanto tempo che vedere aprire i cantieri appare come una specie di miracolo, ci sono diversi soggetti in campo e ognuno di questi doveva essere evidentemente rassicurato da qualcun altro, forse anche perché il clima per le grandi opere (o medie) non è tra i più positivi. A rassicurare tutti ci ha pensato ormai diverse settimane fa la Regione che, dopo che si erano persi i fondi europei legati a quest’opera, ha rimesso mano al portafoglio mettendo sul piatto venti milioni di euro sui 120 complessivi. Parallelamente ai passi in avanti sul lato operativo prosegue poi il dibattito surreale della politica. C’è chi è sempre stato legittimamente contrario all’opera e continua la sua opera di protesta. E poi c’è il Pd. Che riapre continuamente dibattiti su opere che il Pd delibera e poi non riesce a fare. Con un unico dubbio legittimo: la tecnologia scelta è quella più idonea? Certo dieci anni fa era più innovativa.

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People mover, il Pd in Regione striglia Colombo

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/05/02/news/_servono_verifiche_sul_people_mover_il_pd_in_regione_striglia_colombo-113388932/

People mover, il Pd in Regione striglia Colombo

I consiglieri hanno chiesto una verifica sull’utilità del mezzo, l’assessore alla Mobilità aveva detto che non serve

I consiglieri regionali del Pd non si arrendono e tornano a chiedere al Comune di Bologna di “accertare che dal punto di vista quali-quantitativo la soluzione tecnologica prevista” con il progetto del People mover “sia pienamente idonea a garantire i requisiti di efficienza ed efficacia riscontrati in sede di bando”. E chiamano “a rapporto” Andrea Colombo, il responsabile trasporti della giunta Merola per un faccia a faccia chiarificatore.

Martedì scorso la richiesta dei democratici di viale Aldo Moro è stata approvata dall’Assemblea legislativa ma il Comune, proprio con l’assessore alla Mobilità, Andrea Colombo, ha detto che non c’è bisogno di nessuna “verifica” sulla monorotaia che deve collegare aeroporto e stazione. Appunto, però, i Democratici non si arrendono e oggi rilanciano: “Abbiamo votato insieme al bilancio regionale un ordine del giorno contenente la richiesta di verifiche sul People mover. Chiediamo all’assessore Colombo di rispettare quanto deciso dall’Assemblea legislativa regionale e di fornirci le informazioni richieste”.

A sollecitare così Colombo è una nutrita pattuglia di consiglieri regionali Pd: Giuseppe Boschini, Alessandro Cardinali, Gian Luigi Molinari, Lia Montalti, Antonio Mumolo, Giuseppe Paruolo, Silvia Prodi, Giorgio Pruccoli, Valentina Ravaioli, Manuela Rontini, Nadia Rossi, Ottavia Soncini, Marcella Zappaterra, Paolo Zoffoli. Ora Colombo è atteso al varco. “Nell’incontro già programmato tra il gruppo Pd in Regione e Colombo avremo modo di verificare lo stato dell’arte del progetto”.

 

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Il People mover si farà, il Comune di Bologna gela il Pd

http://www.dire.it/28-04-2015/7472-il-people-mover-si-fara-il-comune-di-bologna-gela-il-pd/

Il People mover si farà, il Comune di Bologna gela il Pd

E’ cortocircuito tra Comune e Regione sul People mover. Alla richiesta di una verifica da parte della maggioranza di Stefano Bonaccini, ribatte la giunta Merola nel capoluogo: “Non c’è nulla da verificare” sulla monorotaia aeroporto-stazione, che dovrebbe proprio in questi giorni ricevere l’ok definitivo dalle banche. “La decisione definitiva della Regione di investire già con il bilancio di quest’anno 17,5 milioni di euro per il People mover è una notizia molto positiva”, afferma in una nota l’assessore comunale alla Mobilità, Andrea Colombo. Una scelta “che riafferma la strategicità di un collegamento veloce tra stazione e aeroporto di Bologna come hub di rilevanza nazionale, ed è una conferma importante anche per le banche, che stanno proprio in questi giorni concludendo gli ultimi passaggi per il finanziamento dell’opera”.

Ma Colombo non evita il nodo posto dall’ordine del giorno di maggioranza che dà corpo anche a riserve Pd sull’infrastruttura. In proposito il Comune di Bologna “conferma che l’azione amministrativa ha sempre rispettato rigorosamente le norme, i bandi di gara e i contratti; pertanto non c’è nulla da verificare”. In particolare, aggiunge Colombo, “si ricorda che gli aspetti tecnologici sono stati valutati positivamente a livello tecnico al momento dell’aggiudicazione della gara nel rispetto del capitolato prestazionale, e sono stati ulteriormente verificati anche con l’approvazione del progetto definitivo ed esecutivo, quest’ultima avvenuta nel 2012, anche imponendo alcune prescrizioni, come ad esempio l’acquisto anticipato della terza navetta, per garantire proprio il pieno funzionamento e un’adeguata capacità del sistema fin dalla sua attivazione”.

Infine, si legge ancora nella nota di Colombo, “si rammenta che lo scorso anno il Comune ha chiesto al concessionario”, Marconi Express, “un aggiornamento del piano economico-finanziario, proprio per avere la garanzia della sostenibilità dell’opera anche a distanza di alcuni anni dalla gara. Il nuovo Pef  è stato approvato nel 2014 dopo un’istruttoria approfondita, basata tra l’altro sui pareri di due advisor esterni, legali e finanziari”.

In merito al ruolo di Tper, ”l’amministrazione comunale ha già chiesto e ottenuto, nel 2013, una modifica dei patti parasociali della Marconi Express, che ha abrogato la previsione di crescita  della partecipazione di Tper, che rimarrà pertanto all’attuale 25%, e ha previsto il mantenimento del 75% della società da parte del Ccc, originario aggiudicatario della gara che rimarrà così responsabile dell’attuazione e gestione del progetto per gli anni della concessione”.

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Infrastrutture Bologna. Approvata risoluzione Pd: completare SFM e avanti con People Mover, ma Comune garantisca soluzione tecnologica idonea e efficace

http://www.assemblea.emr.it/quotidianoer/comunicati-stampa/tutti-i-comunicati-stampa/comunicatodettaglio_view?codComunicato=63431

28/04/2015 20:15

INFRASTRUTTURE BOLOGNA. APPROVATA RISOLUZIONE PD: COMPLETARE SFM E AVANTI CON PEOPLE MOVER, MA COMUNE GARANTISCA SOLUZIONE TECNOLOGICA IDONEA E EFFICACE

Con i provvedimenti collegati al Bilancio 2015 della Regione, l’Assemblea legislativa ha approvato un ordine del giorno a firma dei consiglieri del Pd, Stefano Caliandro, Roberta Mori, Silvia Prodi, Giuseppe Paruolo, Valentina Ravaioli, Lia Montalti e Mirco Bagnari, in tema di trasporti e mobilità, relativo in particolare al Servizio ferroviario metropolitano e al People mover di Bologna (astensione di Sel; ‘no’ di Ln, M5s, Fi, Fli).

Anche alla luce del recente inserimento del progetto fra le priorità infrastrutturali individuate dal Governo, il documento sollecita la Giunta a “confermare l’impegno per la completa realizzazione del Sistema ferroviario metropolitano bolognese” e in tale contesto a realizzare anche “un ulteriore potenziamento del collegamento tra stazione e aeroporto, con la realizzazione di una fermata allo scalo, esplorando inoltre la possibilità di estendere il collegamento ferroviario al quartiere della Fiera”. Con riguardo poi alle previsioni di rilancio del progetto del People mover – “anche in considerazione del lungo tempo trascorso dall’assegnazione del bando e degli sviluppi successivi, tra i quali l’ingresso di Tper nella società aggiudicatrice” –  al fine di “garantire sia il corretto finanziamento con risorse regionali sia un’adeguata tutela della propria partecipata Tper”, l’ordine del giorno impegna la Giunta “a sollecitare il Comune di Bologna ad accertare che la soluzione tecnologica prevista sia pienamente idonea a garantire i requisiti di efficacia ed efficienza riscontrati in sede di bando e che assicuri l’adeguatezza e la sostenibilità a lungo termine e che sia in linea con le prospettive di sviluppo dell’aeroporto Marconi”. L’ordine del giorno chiede inoltre alla Giunta l’adozione “in tempi ragionevolmente brevi” del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti (Pritt 2015). Uno strumento – si legge nel testo – “che dovrà realizzare un sistema integrato capace di mettere al centro le politiche di contrasto al cambiamento climatico, di sostenibilità, contenimento del suolo, trasparenza e legalità”.

Respinto un emendamento M5s per stornare i fondi previsti per il People mover dal bilancio regionale.

 

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Bilancio 2015. Sì Assemblea ER, manovra da 12 miliardi. Respinti emendamenti contro People Mover e Cispadana

http://www.assemblea.emr.it/quotidianoer/comunicati-stampa/tutti-i-comunicati-stampa/comunicatodettaglio_view?codComunicato=63428

28/04/2015 19:24

BILANCIO 2015. SI’ ASSEMBLEA ER, MANOVRA DA 12 MILIARDI. RESPINTI EMENDAMENTI CONTRO PEOPLE MOVER E CISPADANA 

Con il voto favorevole dei consiglieri del Partito democratico e di Sinistra ecologia e libertà, e il voto contrario di Lega nord, Movimento 5 stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Altra Emilia-Romagna, l’Assemblea legislativa regionale ha approvato i quattro provvedimenti economici di programmazione 2015: Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015; Documento di economia e finanza regionale – Defr 2015; Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017; Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017.  A inizio seduta, il relatore di maggioranza, Roberto Poli (Pd), aveva illustrato i punti cardine della manovra, da complessivi 12 miliardi di euro: “Nessun aumento delle tasse, taglio ai costi di funzionamento dell’Ente, 460 milioni di euro per il sostegno alle persone non autosufficienti, 76 milioni per il trasporto pubblico, 42 milioni per la difesa del territorio, 10 milioni in più per la cultura, 7,5 milioni per Expo”. Ancora: “2,5 miliardi di euro fino al 2020 di fondi strutturali europei, 8 miliardi per la sanità e la tutela della salute, 28 milioni per gli stipendi dei lavoratori delle Province”.  Un Bilancio criticato dalle opposizioni: “Molte parole, finanziamenti a pioggia e nessuna discontinuità rispetto al passato”.  Nel corso della discussione sono stati esaminati 33 emendamenti e 7 ordini del giorno.  Tutti respinti gli emendamenti. I 7 presentati dal Gruppo Ln erano finalizzati a trasferire risorse dal People mover al Servizio ferroviario metropolitano di Bologna e da capitoli giudicati politicamente e finanziariamente da ridimensionare – come la creazione di aree sosta e transito per i nomadi, la realizzazione di centri di accoglienza e di alloggi per gli immigrati, il servizio di noleggio, locazione e leasing del parco auto della Regione, il contributo regionale per la Fondazione Arturo Toscanini e la Fondazione nazionale della danza – a favore di capitoli che, ad avviso dei consiglieri Ln, necessitavano di risorse aggiuntive: ricostruzione post sisma, attività produttive, internazionalizzazione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane.  Il Gruppo M5s ha presentato 12 emendamenti, fra i quali quelli su l’abrogazione del capitolo per il finanziamento del People mover e il blocco del trasferimento di fondi allo Stato per la costruzione della Cispadana, con conseguente trasferimento dei risparmi ottenuti per potenziare il trasporto ferroviario e la mobilità sostenibile, la riduzione dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali, l’istituzione di un fondo a favore delle piccole e micro imprese, nel quale far confluire i risparmi sui costi della politica, e il riordino delle società partecipate dalla Regione.  Il Gruppo Fdi ha presentato 14 emendamenti, il più significativo dei quali finalizzato a limitare alla soglia massima del 20% la quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica da assegnare ai cittadini stranieri, onde evitare il monopolio determinatosi nell’assegnazione di questa delicata tipologia di alloggi pubblici. Finalizzati a dare “un preciso segnale politico”, infine, gli emendamenti per trasferire finanziamenti dal capitolo di spesa per la realizzazione di strutture di accoglienza a quello finalizzato al potenziamento delle strutture socio-assistenziali.  Il Gruppo AltraER, cofirmatario, assieme ai consiglieri M5s, degli emendamenti contro People mover e Cispadana, ha in tal modo formalizzato il dissenso alla realizzazione delle grandi opere infrastrutturali, ritenuta antitetica rispetto all’impegno della maggioranza di bloccare il consumo di suolo, pubblicamente manifestata nel corso dell’esame del bilancio nelle commissioni assembleari.  Sugli emendamenti presentati contro il trasferimento di fondi dalla Regione al Comune di Bologna per la costruzione del People mover, così come, del resto, per quelli contro la realizzazione della Cispadana, al momento del voto si è registrata la convergenza del Gruppo Sel con i Gruppi Ln, M5s, Fi e AltraER, in dissenso sulla realizzazione delle due opere. Dopo la bocciatura, da parte del Gruppo Pd, degli emendamenti contro il People mover, la seduta è stata interrotta a causa delle contestazioni provenienti dal pubblico che assisteva ai lavori dell’Aula.

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Regione. Passa il bilancio 2015. Per il People Mover 17 milioni di euro

http://www.radiocittadelcapo.it/archives/regione-approvato-bilancio-2015-finanziato-con-17-milioni-il-people-mover-159941/

Regione. Passa il bilancio 2015. Per il People Mover 17 milioni di euro

Una manovra complessiva da 12 miliardi di cui 8 solo per la sanità. E’ il bilancio di previsione 2015 dell’Emilia-Romagna, il primo presentato dalla Giunta guidata da Stefano Bonaccini, approvato dalla maggioranza Pd-Sel in Assemblea legislativa (contrari Lega, M5s, Fi, Fdi).  “Rilanciamo lavoro, occupazione e investimenti pubblici, salvaguardiamo welfare e sanità – ha detto Bonaccini – Con questo bilancio manteniamo gli impegni presi e, pur tagliando come nessun altro ha fatto e non aumentando un solo euro di tasse, mettiamo la Regione in condizione di fare ingenti investimenti contro il dissesto idrogeologico e per il rilancio e l’accompagnamento di una crescita vera”. Crescita che passerà anche dai fondi europei: elemento di priorità delle spesa riguarda infatti proprio la copertura al cofinanziamento regionale dei fondi strutturali europei (Fse, Fesr e Feasr) con riferimento alla nuova programmazione comunitaria 2014-2020: l’importo annuale di tale impegno ammonta complessivamente a circa 56,1 milioni e consentirà una spesa sul territorio di 368 milioni per 7 anni sbloccando risorse totali per 2,5 miliardi.  Per accompagnare la legge di riordino istituzionale e il percorso verso la costituzione delle aree vaste, il bilancio assicura una quota aggiuntiva pari a 28 milioni (oltre ai 31 milioni ordinariamente previsti). Altro punto è il mantenimento dei servizi alla persona, con 120 milioni di risorse proprie e aggiuntive per il Fondo regionale per la non autosufficienza (che così arriva a 460 milioni complessivi) e il sostegno a economia e turismo. Per quest’ultimo l’obiettivo al 2020 è che superi il 10% del Pil regionale. In questa prospettiva, il bilancio conferma 28,3 milioni per Apt e Unioni di prodotto. Quanto all’agricoltura è previsto il raddoppio delle risorse proprie correnti finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei che aumentano, tra il 2014 e il 2015, da 15 milioni a 29 milioni di euro. Sostanzialmente confermate le risorse finanziarie per le altre attività (9 milioni). Per formazione e lavoro sono previste risorse regionali pari a 17 milioni (connesse ai cofinanziamenti del Fse) e oltre 41 milioni per interventi di natura pubblica a sostegno delle fasce più deboli del mercato del lavoro. Politiche socio-sanitarie: oltre alle risorse per il Fondo per la non autosufficienza regionale, vi sono 46 milioni di integrazione al Fondo sanitario nazionale; 20 al Fondo speciale per il sociale; 2,2 al Fondo regionale degli affitti e uno al Fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche. La Regione è inoltre l’unica ad aumentare i fondi alla cultura: 28,4 milioni, con un incremento di oltre 10 rispetto al 2014. Infine, se per il diritto allo studio sono 20 i milioni assegnati alle borse universitarie, 4 a quelli per scuole medie superiori e 3 per attività di formazione scolastica, per le politiche per l’ambiente e la difesa del territorio sono stati confermati fondi con un’attenzione alla protezione civile, al contrasto del dissesto idrogeologico e alla valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali (45 milioni). Nessun taglio, infine, al trasporto pubblico locale: alle risorse proprie regionali (oltre 36 milioni) si aggiungono 363 milioni, che sono la quota destinata all’Emilia-Romagna per il 2015 dal Fondo nazionale per il trasporto pubblico. Le spese d’investimento aggiuntive destinate ai trasporti e alle infrastrutture arrivano a 40 milioni, 17,5 dei quali per il People Mover di Bologna, contro il quale si è espresso Sel, che però, a favore poi nel voto finale sul bilancio complessivo, non ha pregiudicato il rapporto di maggioranza con il Pd. La seduta è stata interrotta qualche minuto da un blitz di protesta del comitato No People Mover. I lavori sono poi ripresi regolarmente.

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Blitz dei No People mover, seduta sospesa in Regione

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2015/04/28/news/blitz_dei_no_people_mover_seduta_sospesa_in_regione-113069169/

Blitz dei No People mover, seduta sospesa in Regione

Bocciato emendamento per cancellare l’opera. Sel vota assieme al Movimento 5 Stelle

Con i No People mover tra il pubblico (“Deciderà il tribunale chi ha ragione”, è il grido al momento della votazione) l’aula dell’Assemblea legislativa ha respinto di misura un emendamento presentato dai 5 Stelle contro la monorotaia. Con 19 sì e soli 26 no della maggioranza l’atto, votato anche da Sel, Fi, Lega e Altra Emilia-Romagna, è stato respinto, ma le grida degli attivisti del comitato ha spinto il vicepresidente dell’Assemblea Fabio Rainieri a sospendere la sessione di bilancio.  L’emendamento al bilancio 2015 prevedeva il ritiro della Regione dal progetto (17,5 milioni di euro di finanziamento) e l’uscita di Tper dalla società di gestione dell’infrastruttura Marconi express. Come annunciato il testo ha spaccato la maggioranza e avuto il voto anche di Sel (“Non siamo in caserma”, ha detto il capogruppo Igor Taruffi). Il Pd ha provato a rinserrare le fila con l’ordine del giorno che chiede una verifica sull’opera, ma al M5s non basta.  “Siamo molto contenti dell’ordine del giorno di maggioranza, ma se pensiamo che il People mover non sia un buon investimento dobbiamo stornarlo dal bilancio”, manda a dire il consigliere dei 5 Stelle Andrea Bertani. Anche Fi ha votato a favore. “Non capiamo la pervicacia su un’opera che non aveva senso prima e ne ha ancora meno ora”, ha detto il capogruppo forzista Galeazzo Bignami. Piergiovanni Alleva, consigliere dell’Altra Emilia-Romagna parla di una “strana ostinazione” sull’opera, “sarebbe molto saggio stornare quell’investimento”.

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Commissione Bilancio RER approva DEFR 2015, no a M5S su grandi opere e a Sel e Ln su People Mover, Pd: “Strategico per Bologna”

http://www.assemblea.emr.it/quotidianoer/comunicati-stampa/tutti-i-comunicati-stampa/comunicatodettaglio_view?codComunicato=63340

21/04/2015 18:40

BILANCIO. COMMISSIONE APPROVA DEFR 2015 REGIONE. NO A M5S SU GRANDI OPERE E A SEL E LN SU PEOPLE MOVER, PD: ‘STRATEGICO PER BOLOGNA’. IN AULA IL 28/4

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoliha licenziato la manovra di bilancio regionale 2015-2017 della Regione, attesa ora in Aula il prossimo 28 aprile, articolata in quattro progetti di legge collegati: Disposizioni collegate alla legge finanziaria per il 2015;Documento di economia e finanza regionale – Defr 2015; Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017; Bilancio di previsione della Regione Emilia-Romagna per l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015-2017. Il Defr 2015, unico provvedimento sul quale la Commissione è titolata a esprimere un voto finale – sugli altri progetti di legge la competenza è dell’Assemblea – è stato approvato con il sì di Pd e Sel, il no di Fdi e l’astensione di Lega nord, M5s e AltraER.

Tutti approvati i 15 emendamenti presentati dalla Giunta nella precedente seduta della Commissione, i più rilevanti dei quali riguardano la ricostruzione post sisma e gli interventi contro il dissesto idrogeologico e per la difesa del territorio, per i quali èì previsto un aumento dei fondi stanziati.

Approvato anche uno dei 4 emendamenti del Gruppo Sel, primo firmatario Igor Taruffi, che prevede, relativamente al rifinanziamento di leggi regionali, “un trasferimento di 3 milioni di euro dalla legge regionale n. 7/2002 (Promozione del sistema regionale delle attività di ricerca industriale, innovazione e trasferimento tecnologico) alla legge regionale n. 1/2005 (Norme in materia di protezione civile e volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile)”. La proposta, afferma Taruffi, “mira a sostenere fattivamente gli interventi di manutenzione straordinaria del territorio, che devono essere effettuati proprio in questa stagione, prendendo risorse da un capitolo di spesa comunque corposo e che, nel corso dell’anno, sarà adeguatamente rimpinguato”.

Per quanto riguarda gli emendamenti respinti, 33 in totale, 13 sono stati presentati dal M5s, i più significativi dei quali, illustrati dai consiglieri Andrea Bertani, Raffaella Sensoli e Silvia Piccinini, prevedevano ingenti tagli al finanziamento di grandi opere infrastrutturali regionali quali la Cispadana e il People mover di Bologna, “opere altamente impattanti e di assai dubbia utilità”, secondo gli esponenti 5 stelle.

Circa il finanziamento del People mover, la monorotaia di collegamento tra l’aeroporto Marconi e la stazione centrale di Bologna, bocciati anche due emendamenti Sel, primo firmatario Taruffi, finalizzati all’azzeramento del finanziamento regionale, il primo, e alla dismissione, da parte di Tper, della propria quota azionaria di Marconi Express, la società cui è demandato il compito di costruire e gestire l’opera, il secondo. No anche una proposta di modifica presentata dalla Lega nord, primo firmatario Daniele Marchetti, che puntava a trasferire il contributo destinato al People mover al rafforzamento del sistema ferroviario metropolitano (Sfm) già esistente.

I consiglieri Alessandro Cardinali e Gian Luigi Molinari (Pd) hanno ribadito “l’importanza strategica dell’opera per il sistema trasportistico di Bologna, inteso quale hub regionale, e la non alternatività tra la realizzazione del People mover e il potenziamento del Sfm”.

I restanti 5 emendamenti Ln, primo firmatario Alan Fabbri, prevedevano, secondo quanto spiegato da Stefano Bargi, che li ha illustrati, “trasferimenti di risorse da capitoli giudicati politicamente e finanziariamente da ridimensionare – creazione di aree sosta e transito per nomadi, realizzazione di centri di accoglienza e di alloggi per immigrati, servizio di noleggio, locazione e leasing del parco auto della Regione, contributo per Fondazione Arturo Toscanini eFondazione nazionale della danza – a favore di capitoli che necessitano di risorse aggiuntive: ricostruzione post sisma, attività produttive, internazionalizzazione piccole e medie imprese e imprese artigiane”.

Infine, sono stati 11 gli emendamenti (tutti bocciati) proposti da Tommaso Foti (Fdi), il più significativo dei quali finalizzato “a limitare alla soglia massima del 20% la quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica da assegnare ai cittadini stranieri, onde evitare il monopolio determinatosi nell’assegnazione di questa delicata tipologia di alloggi pubblici”. Inoltre, erano stati presentati con l’intento “di dare un preciso segnale politico”, emendamenti che prevedevano trasferimenti di finanziamenti dal capitolo di spesa “per la realizzazione di strutture di accoglienza a quello finalizzato al potenziamento delle strutture socio-assistenziali”.

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